Gran finale per la Compagnia del Laboratorio al Nuovo Teatro
Tantissimi applausi e pubblico entusiasta per lo spettacolo "E la storia si ripete" andato in scena sabato sera al Nuovo Teatro di Cuasso

Tantissimi applausi e pubblico entusiasta per lo spettacolo “E la storia si ripete” andato in scena sabato sera al Nuovo Teatro di Cuasso.
Un successo meritato per la Compagnia del Laboratorio, con cui gli allievi del laboratorio di teatro per adulti condotto da Marina De Juli hanno concluso l’anno.
Tra il pubblico molti ex allievi che hanno frequentato in questi sei anni i laboratori di Marina De Juli al Nuovo Teatro di Cuasso, accolti dalla musica suonata al pianoforte da Elena Del Bosco.
Inizia lo spettacolo e gli spettatori sono catapultati nell’America negli anni ’50. Il mondo è quello del teatro, fatto di gente famosa e osannata dal pubblico e di persone che ardono per conquistare il loro momento di gloria. Tra questi Eva (interpretata da una convincente Stefania Scarfò) una giovane dall’apparenza timida ma che sa trasformarsi in una terribile donna assetata di potere.
Intorno molti altri personaggi: una donna arrivata alla buona società grazie al matrimonio (Anna Gada), un’aiuto regista che deve risolvere tutti i guai di una compagnia senza ottenere mai i riconoscimenti a lei dovuti (Cristina Bianchi), un’attrice matura all’apice del successo (una splendida Dina Rebeschi), una pratica e amichevole canzonettista del varietà italiano (Lorella Furlan), un giornalista spietato e accattivante (Antonio Marra), un uomo innamorato e un po’ folle (Massimo Perboni). Molto bello il personaggio di una donna italiana emigrata nella speranza di diventare un’attrice, ma che si deve accontentare di fare il servo di scena e nella storia fa da narratore, quasi un giullare che con la sua ironia fa ridere il pubblico perché prima di tutto riesce a ridere di se stessa (interpretata da una brava Paola Martinelli). Ottimo anche il debutto per Laura Sparaciari al suo primo anno di laboratorio ma già molto sicura di sé nel passare da personaggi umili a sensuali figure.
Una regia frizzante e curata, dietro la quale si legge un grande lavoro sull’attore. Una serata di grande teatro che fa riflettere e nel quale ci si può riconoscere.
La serata si è conclusa con il saluto di Marina De Juli che con questo spettacolo lascia la direzione artistica del teatro di Cuasso dopo sei anni di intenso lavoro, un po’ commossa dall’affetto del pubblico ma con tanti progetti per il futuro.
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