La stanza multisensoriale per il benessere dei bimbi più fragili
La Fondazione Piatti ha inaugurato un luogo dedicato ai bimbi con difficoltà neuromotorie. Un luogo speciale dove si lavora sull'empatia
Ascoltare, toccare, odorare, vedere. Stimolare 4 dei 5 sensi dei bambini con disabilità neuromotorie è l’attività che viene svolta nella nuovissima stanza multisensoriale inaugurata dalla Fondazione Piatti nel suo centro di Besozzo: « Qui accogliamo soprattutto bambini e adolescenti con disabilità intellettive e motorie – spiega il direttore generale Michele Imperiali – il centro di Besozzo lavora in sinergia con le neuropsichiatria infantili del territorio, diversificando la sua offerta rispetto alla Nuova Brunella di Varese dove ci occupiamo soprattutto di disturbi della relazione come l’autismo».
Nata da un progetto dell’operatrice Vittoria Garganesi, la stanza permette un approccio multisensoriale in un’atmosfera particolare, dove si crea empatia: « Entrare presuppone un rituale ben preciso – spiega la curatrice – a piedi nudi, in silenzio, in modo rilassato, dove riabilitassero e bambino instaurano un rapporto intenso».
Le luci, i colori, gli oggetti da toccare, un letto ad acqua dove percepire le vibrazioni musicali accessibile anche per chi ha difficoltà uditive: sono gli elementi caratteristici di un luogo che vuole dare stimoli nuovi e diversi a quanti hanno percezioni limitate dalla propria mobilità.
La stanza, del valore di oltre 20.000 euro, è stata aperta grazie al sostegno del territorio, aziende, associazioni e privati che credono nel valore della ricerca e delle nuove sperimentazioni.
Ospite anche il sindaco Riccardo Del Torchio che ha rinnovato l’impegno suo e della sua giunta a sostenere «Quello che è sicuramente un fiore all’occhiello della nostra comunità».
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