Inaugurato il nuovo Del Ponte: “Oggi è un giorno di festa per Varese”
Taglio del nastro, alla presenza delle istituzioni, del nuovo padiglione Michelangelo. Più letti, sale operatorie all'avanguardia e specialità pediatriche nuove per realizzare un polo d'eccellenza
63 letti di degenza in più. Sei sale operatorie di cui tre attrezzate per la laparoscopia, una terapia intensiva neonatale con 10 culle in stanze singole e una terapia intensiva pediatrica e ginecologica di dieci letti. E, ancora, un reparto di neuropsichiatria infantile con 12 letti, un pronto soccorso attrezzato.
Ci sono voluti oltre 10 anni per realizzare quel progetto deciso durante gli stati generale della sanità del 2006. Oggi, lunedì 8 maggio, alla presenza delle istituzioni il nuovo padiglione Michelangelo è stato battezzato.
Un cammino iniziato nel maggio 2010 con il primo lotto: la ristrutturazione dell’ex “nuovo” padiglione oggi chiamato Leonardo e della Villa Del Ponte finito nel settembre 2013 per un valore di 5 milioni e 236.000 euro. Poi l’avvio del secondo loro con la costruzione del Michelangelo le cui opere murarie sono terminate nel dicembre 2015. I lavori di ampliamento della struttura ospedaliera, passata da 14.000 metri quadrati a 22.000 sono costati in tutto 18.438.000 euro. Dallo scorso anno, 7.132.000 euro sono stati stanziati per l’acquisto di arredi e attrezzature.
« E ora ci impegneremo per trovare le risorse che mancano a completare l’opera – ha detto il presidente del Consiglio lombardo Raffaele Cattaneo – quel terzo lotto che permetterebbe di dotare la struttura della hall che si merita. Per arrivare fino a qui abbiamo remato tutti dalla stessa parte, tutte le forze politiche segno che quando l’obiettivo è importate e prezioso la politica sa dare le risposte giuste».
Oltre ai 33 milioni di euro giusti per la costruzione, ne arriveranno altri per il funzionamento: « La Regione si impegna a destinare 18 milioni di euro – ha assicurato l’assessore al Welfare Giulio Gallera – Questo è un centro di eccellenza dove assicurare cure e professionalità ai bambini perché, riportando una frase che mi è piaciuta molto , un bambino non è un piccolo adulto e merita cure personalizzate».
A creare i giusti spazi pediatrici a misura di bambino ci ha pensato la Fondazione Ponte del Sorriso che ha arredato le 21 camerate ognuna con un tema diverso: dal campo di calcio, al palazzetto del basket, dal bosco, al mondo magico, dalla scuderia Ferrari alla fabbrica di cioccolato.
«Oggi è un giorno di grande festa per varese e per tutto il territorio – ha sottolineato il responsabile del Dipartimento materno infantile Massimo Agosti – siamo tutti noi operatori molto contenti e emozionati. Oggi abbiamo un luogo all’avanguardia che dovremo meritarci migliorandoci sempre e garantendo qualità e professionalità».
Soddisfazione per l’obiettivo raggiunto è stata espressa anche dal rettore dell’Università dell’Insubria Alberto Coen Porisini che si augura un rapporto sempre più stretto tra i medici, gli specializzati e gli studenti così da aumentare il livello di preparazione anche delle future generazioni di specialisti che avranno quotidianamente a che fare con le innovazioni che la ricerca porterà loro sul piano della cura e delle terapie.
« Come Comune di varese ora faremo la nostra parte – ha garantito il Sindaco Davide Galimberti – e già in luglio porteremo in consiglio il progetto per realizzare un parcheggio di 300 posti qua accanto. Come politici siamo qui oggi ad assumerci l’impegno di portare avanti in futuro questa eccellenza: la politica deve saper individuare gli obiettivi principali su cui investire per non disperdere le forze e le risorse. Dobbiamo saper fare delle scelte non sempre facili da spiegare ma che vanno nel senso di garantire ai cittadini le cure e l’assistenza migliore».
In uno spazio troppo angusto per accogliere i tantissimi invitati e curiosi arrivati per partecipare all’importante evento anche molti grembiuli gialli dei volontari della Fondazione Ponte del Sorriso : « Due artiste bravissime dell’Accademia di Brera hanno dipinto le pareti della pediatria affidando a tre personaggi l’accompagnamento dei bambini che arriveranno – ha spiegato la Presidente Emanuela Crivellaro – il riccio che trasforma i suoi aculei in matite colorate quando ha dolore e ha bisogno di distrarsi, il soffio di vento che è la malattia e il “chissacomesichiama” uno strano personaggio calmo e sereno che riceverà un nome da ogni piccolo paziente che avrà bisogno di lui nei momenti difficili».
A annunciare un nuovo futuro cambiamento il Presidente della Fondazione Giacomo Ascoli, Marco Ascoli: «Anche l’oncoematologia pediatrica che rimarrà al quinto piano del padiglione Leonardo sarà presto sottoposto a ristrutturazione grazie a uno studio privato e a fondi che stiamo raccogliendo grazie alla generosità anche della Curva Nord del Varese Calcio in memoria dei giovani guerrieri che ora sono dall’altra parte del cielo».
Nei diversi reparti, disposti a mo’ di galleria d’arte, sono in bella mostra diverse opere dello scultore Adriano Bozzolo, un regalo che lo stesso artista volle fare per lasciare un segno tangibile di attaccamento all’ospedale dei bambini
« La Regione Lombardia ha dimostrato il suo impegno – ha concluso il Presidente lombardo Roberto Maroni prendendo la parola a conclusione di cerimonia – abbiamo appena stanziato 500 milioni di euro per migliorare la sanità. Anche a Varese arriveranno 8 milioni di euro. Voglio infine sottolineare il ruolo fondamentale svolto dal volontariato per la realizzazione di questo progetto. Un grande esempio virtuoso di collaborazione con il pubblico che esprime un modello vincente. Io sono orgoglioso di governare una regione che ha dei cittadini con il cuore così grande».
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