Vecchia stazione, torna in voga l’idea del “trenino”
Il vecchio progetto per collegare il centro con la stazione al confine con Busto Arsizio torna sul tavolo con i piani di Chemisol per recuperare l'area di polo chimico a sud del Sempione
Castellanza non vuole perdere il “trenino” e annuncia un grande progetto di riqualificazione urbana che abbraccerà l’area del sedime ferroviario attorno alla vecchia stazione e – udite, udite – torna in auge il vecchio progetto del collegamento tra la vecchia e la nuova stazione.
La novità è emersa questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione del piano attuativo sull’area olgiatese della ex-Montedison da parte dei sindaci di Olgiate Olona e Castellanza insieme al rappresentante di Chemisol, proprietaria delle aree.
È stato proprio il sindaco di Castellanza Mirella Cerini ad entrare nel dettaglio della parte castellanzese del recupero dell’ex-polo chimico ormai in gran parte dismesso: «Abbiamo intenzione di presentare un grande progetto di rigenerazione urbana che coinvolga il Comune, la Chemisol, l’università Liuc, le due cliniche e altri soggetti per riconnettere un territorio spezzato in due dal sedime ferroviario e dal glorioso passato industriale – ha spiegato Mirella Cerini che ha proseguito – questo progetto verrà portato in Regione per poter accedere ai fondi del Patto per la Lombardia».
Franco Melato di Chemisol ha ribadito che da parte della proprietà c’è tutta la volontà di realizzare qualcosa che integri un pezzo di territorio rimasto isolato per anni con il resto della città, compreso il progetto di tram-treno di cui si parla dai tempi dell’interramento della linea ferroviaria e che è rimasto solo sulla carta: «Riteniamo che l’idea di un trenino senza conducente sia non solo fattibile ma auspicabile – ha detto Melato – Chemisol ha mantenuto un binario in attività e proprio quel collegamento potrebbe ridare vita al progetto di una sorta di ascensore orizzontale, senza conducente, che porti i pendolari dalla vecchia stazione a quella nuova che è al confine con Busto Arsizio».
All’interno di questo progetto c’è anche il recupero delle aree intorno alla vecchia stazione che, secondo un primo progetto di massima, dovrebbero diventare una piazza e un parcheggio contornato da aree verdi e da spazi per il piccolo commercio. Infine è prevista anche la realizzazione, sui terreni di Chemisol, di un edificio a U con una piazza in mezzo dedicati a terziario e residenziale.
Tutto, però, passa dal contenzioso tra Comune di Castellanza e Ferrovienord che reclama ancora gli 1,8 milioni di euro che Palazzo Brambilla dovrebbe versare alla società ferroviaria. Il sindaco Cerini sta cercando di trovare una soluzione al contenzioso tramite Regione Lombardia e sta cercando di ottenere il sedime ferroviario che è ancora di proprietà di Ferrovienord. Lo sblocco di questa vicenda potrebbe imprimere una nuova accelerazione al recupero di un importante fetta di territorio che potrebbe rilanciare l’economia di due città.
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