Aime smentisce i luoghi comuni e punta sui giovani
L'associazione di via Sempione smentisce la narrazione corrente sui giovani affidandogli il compito di promuovere l’autoimprenditorialità e la cultura del fare impresa tra le nuove generazioni
Aime punta sui giovani e lo fa con un obiettivo ben preciso: promuovere l’autoimprenditorialità nonché la cultura stessa del fare impresa e del lavoro tra le nuove generazioni. «La nascita di un gruppo associativo – spiegano i vertici dell’associazione di rappresentanza – punta a incrementare la qualità della vita degli associati e portare benefici al territorio in cui operano, territorio inteso nella sua più ampia concezione, ossia includendo tutte le realtà attive in esso: cittadini, lavoratori e non, realtà industriali, commercianti, esercenti e pubbliche istituzioni». (nella foto il presidente di Aime Armando De Falco)
In effetti i giovani appartengono a una “categoria”, ammesso che esista, molto trasversale che rientra in più d’uno di quei gruppi sociali indicati dai vertici di Aime nel tentativo di evitare etichette e luoghi comuni sulla realtà giovanile. «Spesso sono mere comparse – continuano i vertici di Aime – e quasi mai attori attivi, noi li mettiamo al centro».
L’associazione di via Sempione punta dunque a smentire la narrazione corrente che bolla i giovani come indolenti o “sdraiati“. Aime Giovani è una realtà associativa “smart” e dinamica in cui i giovani possano trovare spazi di confronto, formazione e professionalità per affrontare poi al meglio le future sfide lavorative, per raggiungere questo scopo il nuovo gruppo agirà in sinergia col mondo dell’impresa, coi nuovi attori professionali e avvalendosi di tutte le nuove tecnologie utili al fine che si propone, ovvero «concepire l’impresa non solo come mero processo produttivo ma come luogo di formazione ed informazione, accrescimento umano e culturale».
L’iscrizione ad Aime Giovani è aperta a uomini e donne fino a un massimo di 35 anni indipendentemente dalla professione svolta (imprenditori, liberi professionisti, studenti, disoccupati e lavoratori dipendenti). Il gruppo appena costitutio vuole anche impegnarsi per un ripensamento sostanziale del rapporto scuola-impresa andando ad agire sugli strumenti di stage e di stage multi-company per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e parallelamente dando modo alle imprese aderenti di aprirsi alle nuove generazioni.
Soci fondatori di Aime Giovani: Luana Viviani (portavoce del gruppo), Andrea Bononi, Gianluca Parriniello, Davide Genovese, Margherita Biffi, Giacomo Tamborini, Fulvio Maria Dario, Matteo Marchesi.
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