Asili nido, il sindacato:”Le educatrici non hanno firmato accordi”
La risposta di Fausto Sartorato all'assessore Magugliani sulla vicenda delle educatrici degli asili nido: "Stiamo ancora aspettando risposte dall'amministrazione alle nostre richieste"
«Le educatrici non hanno firmato nessun accordo e non lo faranno fino a quando non otterranno le risposte alle richieste fatte nei giorni scorsi». È duro il tono di Fausto Sartorato, sindacalista di Adl, dopo che l’assessore all’Istruzione Paola Magugliani ha fatto trasparire la possibilità che si fosse in dirittura d’arrivo per l’ok all’accordo decentrato proposto dall’amministrazione alle lavoratrici degli asili nido comunali
Di seguito le richieste a cui non è stata ancora data risposta:
Nella proposta presentata dall’Amministrazione Comunale durante la trattante del 20/06, si cita la ciclicità del calendario scolastico che, sottolineiamo è approvato annualmente dalla giunta.
In realtà, durante l’ultimo anno scolastico, i periodi di interruzione e le conseguenti sospensioni delle educatrici dal servizio non sono state rispettate prelevando coattamente 4 giornate di ferie.
Pertanto, ai fini dell’adesione al progetto “Luglio 2017” si chiede che i futuri calendari siano totalmente rispettati nella loro interezza a decorrere dall’imminente a.s. 2017/2018 come da proposta da voi presentata;
di esplicitare per iscritto che le attività che le educatrici dovranno svolgere in regime di smart working durante i periodi di sospensione, siano strettamente legate al profilo di educatrice con lavoro cartaceo e che la definizione di smart working presentata nella sopra citata proposta sia valevole solo ai fini della presentazione del progetto come comune pilota, in attesa di direttive definitive del decreto che comunque dovranno essere concordate tra le parti. In caso contrario le educatrici non svolgeranno attività con l’utenza nel mese di “Luglio 2018”.Chiediamo, inoltre, la restituzione delle 4 giornate di ferie prelevate coattamente; per le scuole dell’infanzia di poter svolgere già in questo mese di Luglio, in modo sperimentale, una settimana in smart working come sopra descritto, poichè per le educatrici nulla è stato previsto se non l’abbattimento di 10 ore di gestione; la possibilità di far rientrare nella razionalizzazione delle risorse aggiuntive eventuali proventi provenienti dal progetto di smart working presentato dall’Amministrazione.
I sindacati criticano anche l’idea di sostituire l’indennità di turno con l’indennità di disagio «perchè verrebbe finanziato coi soldi del fondo di tutti i dipendenti» – commenta ancora Sartorato che cpnferma anche la volontà di ricorrere al giudice del lavoro per la vicenda del taglio dell’indennità di turno, punto cruciale di tutta la vertenza tra Comune ed educatrici.
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