Cibo sano per tutti: il Gruppo d’Acquisto si “autotassa” per aiutare chi è in difficoltà

L'associazione Gaspensa gestisce acquisti collettivi di frutta, verdura e prodotti km0. Dal 2015 ha avviato anche un piccolo progetto di aiuto alle famiglie dei quartieri

Arnate generiche

Acquisti sani e a km zero, resi possibili anche per le persone in difficoltà. L’esperimento si fa a Gallarate, con Gaspensa, uno dei due Gruppi d’Acquisto Solidali attivi in città: chi fa acquisti con frutta e verdura si “autotassa” e ogni due settimana vengono preparate le cassette per due famiglie in difficoltà.

«La S di solidale distingue l’associazione dai gruppi di acquisto classico: è solidarietà e scambio tra i soci e solidarietà ai piccoli produttori locali e del territorio» spiega Claudia Consiglio, del gruppo che ha la sua “base” operativa in via Marco Polo, nel quartiere di Arnate. «Gaspensa da subito ha deciso che quella S volesse dire anche attenzione a chi è in difficoltà».

Dopo aver partecipato a varie attività cittadine e aver accompagnato la nascita del secondo Gas cittadino – Gasauser -, Gaspensa ha fatto il suo (piccolo) salto di qualità con un impegno costante nell’arco dell’anno: «Alla fine del 2015 abbiamo deciso di metterci in gioco con un proprio progetto di solidarietà, la “cassetta solidale”».

Come funziona? Ogni socio (sono trentasette famiglie di Gallarate che si alternano in acquisti e turni) contribuiva con 1 euro per ogni acquisto: «Individuata una famiglia in difficoltà abbiamo iniziato a fornire una cassetta di prodotti alimentari ogni quindici giorni». Dietro c’è anche l’idea che mangiare sano sia un’esigenza e un diritto per tutti: «La difficoltà economica ovviamente porta ad un’alimentazione con prodotti di scarsa qualità, ma le famiglie aiutate in questi due anni sono famiglie con bambini piccoli che hanno bisogno anche di mangiare sano».

Il progetto è stato consolidato nel secondo anno. «A marzo del 2016 una donazione “anonima” da parte di un socio ha permesso di realizzare una cassetta per una seconda famiglia di Gallarate in difficoltà» continua Claudia Consiglio. «Ad oggi sono state realizzate circa 60 cassette solidali per un totale di oltre 1.500 euro, donate appunto dai soci di Gaspensa e da alcuni sostenitori soprattutto nel periodo natalizio».

Per chi è in difficoltà è anche un’occasione di socialità: «La particolarità di questo “dono” è quella di cercare di ricoinvolgere le famiglie beneficiarie all’interno dell’associazione, chiedendo una mano nelle attività di “smistamento” e pesatura oppure chiedendo loro di partecipare alle attività associative». Le famiglie aiutate sono diventate così semplicemente parte del gruppo che ogni due settimane si ritrova all’ex asilo di via Marco Polo per “smistare” arance, melanzane, mozzarelle e yogurt biologici.

In questo senso, Gaspensa è uno dei frutti (maturi, verrebbe da dire) di Critical MAS, un progetto triennale di coesione sociale sostenuto da Fondazione Cariplo, che comprendeva diverse azioni in tre quartieri, tra cui il lancio dei Gruppi d’acquisto. Terminato il finanziamento triennale Cariplo, Gaspensa e Gasauser continuano la loro esperienza in città. Con una solidarietà che dura tutto l’anno e si basa anche sulla cura dei rapporti tra le persone, non solo sull’aiuto economico.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 22 Giugno 2017
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