Dalle sconfitte si impara. La lezione del sindaco Del Torchio

Il Partito Democratico ha fatto un primo bilancio pubblico con alcuni candidati sindaci, tre generazioni di amministratori si sono confrontate sul significato dell'ultima tornata elettorale

Pd Varese

Il Partito Democratico ha fatto un primo bilancio pubblico con alcuni candidati sindaci alla Festa de L’Unità della Schiranna. Intervistati dal giornalista Paolo Candeloro, tre generazioni di amministratori si sono confrontate sulla recente tornata elettorale. C’erano vincitori e vinti: il 40enne Riccardo Del Torchio che a Besozzo ha ottenuto oltre il 70% dei voti, il veterano Dino Busti, che all’età di 80 si appresta ad amministrare Marchirolo per la sesta volta , e il 60enne Mimmo Mottura che, battuto a Cassano Magnago da Poliseno, spera in una futura chance. D’altronde se Busti è sulla cresta dell’onda a 80 anni perché non  potrebbe esserlo anche Mottura, speranza rafforzata dalla presenza tra il pubblico del sindaco di Laveno Mombello, Ercole Ielmini, che di anni ne ha 72.

Tre esperienze molto diverse tra loro eppure allo stesso tempo così emblematiche per l’impegno civico espresso dai candidati, meritevoli di maggiore attenzione, come hanno sottolineato nella loro introduzione il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri e Paolo Bertocchi, responsabile provinciale Pd per gli enti locali. «Le esperienze civiche vengono raccontate poco dai media – ha detto Alfieri – nonostante il Pd esprima in Lombardia numeri interessanti con i suoi 300 sindaci e oltre 6000 amministratori».

DIETRO I NUMERI CI SONO LE PERSONE
Busti, che sembra caduto nella vasca di Cocoon (nell’omonimo film donava l’eterna giovinezza), alla domanda sui motivi che portano a ricandidarsi a 80 anni, ha risposto con il pragmatismo tipico del sindaco di Paese condito dal mai sopito idealismo dell’ex comunista. «Avvertivo la mancanza di sintonia tra amministratori e cittadini e dopo essere stato chiamato da un gruppo di giovani per formare una lista, ho accettato». Il sindaco di Marchirolo in teoria voleva fare l’allenatore di giovani politici, nella realtà dovrà governare il suo paese per i prossimi 5 anni. E per farlo bene si è ripromesso di «ascoltare la gente» e spera in un “disboscamento” delle leggi che non ti permettono di fare le cose».
Ielmini, seduto tra il pubblico, ha raccolto subito l’assist e dalle retrovie ha rilanciato la palla verso Alfieri: «Busti ha ragione, i Comuni non hanno più l’autonomia. Allora il Pd e il suo segretario dovrebbero rivedere lo statuto, dove si parla di valorizzare le autonomie locali».

IL CASO BESOZZO
Del Torchio, 40 anni e fresco di rielezione avvenuta quasi per acclamazione, sembra sincero:«Non avevamo previsto una vittoria così schiacciante e non l’abbiamo data per scontata. Il caso Rizzi non ha influito perché non l’abbiamo mai strumentalizzato». La sua elezione è un caso di scuola perché è la sintesi tra la politica del passato e del presente. «C’è stato uno scontro – ha raccontato Del Torchio – tra una lista civica, appoggiata dal Pd, e una coalizione di centrodestra tutta partitica». Per il resto la buona politica sembra essere più legata al buon senso che non a strane alchimie di partito. «Io ho la metà degli anni di Busti – ha continuato il sindaco di Besozzo – ma i concetti che esprime lui, in fatto di amministrazione, sono gli stessi che uso io».

GUAI AI VINTI SE NON CI RIPROVANO
Mimmo Mottura ha chiesto al moderatore di intervenire per ultimo, non per scontare la propria delusione, ma per capire, ascoltando gli altri, se vale la pena riprovarci. Vincere a Cassano Magnago sarebbe stata una sfida durissima per chiunque, perché è da molti lustri una roccaforte del centrodestra e per di più ha dato i natali a Umberto Bossi, fondatore  ed ex capo carismatico della Lega Nord. Il consiglio più prezioso a Mottura è arrivato da Del Torchio che ha ribadito un vecchio concetto: nella vita si impara soprattutto sbagliando. «Per noi la vittoria di oggi arriva dopo la sconfitta del 2007. – ha detto il sindaco di Besozzo, rivolgendosi a Mottura -. Venivamo da 15 anni di amministrazione leghista, ma abbiamo fatto una buona opposizione entrando nel merito delle questioni, vigilando sugli sprechi e ascoltando le persone».

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Pubblicato il 17 Giugno 2017
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