Esselunga e Nuova Marna, scontro continuo tra maggioranza e opposizione
Alla soddisfazione del primo cittadino sestese Marco Colombo si contrappone la delusione della minoranza, da tempo sul piede di guerra e critica su tutto il progetto Esselunga/Nuova Marna

Comune ed Esselunga hanno firmato lo scorso martedì 20 giugno la convenzione per la variante al piano integrato d’intervento ex Avir, che porta nelle casse di Sesto Calende 4 milioni e 700 mila euro, che saranno investiti nel progetto della “Nuova Marna”.
Alla soddisfazione del primo cittadino sestese Marco Colombo si contrappone la delusione della minoranza, da tempo sul piede di guerra e critica su tutto il progetto Esselunga/Nuova Marna.
Con la variante, Esselunga potrà aumentare la superficie di vendita da 2500 a 3200 metri quadrati (da media a grande distribuzione). In cambio la società della famiglia Caprotti dovrà ristrutturare gli spazi dell’ex portineria della vetreria Avir (che in futuro potrebbero diventare sale comunali). Sarà invece il Comune a dover costruire la banchina alla stazione ferroviaria di Sesto Calende, sulla linea Luino-Gallarate (100 mila euro già inseriti nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, per un costo totale stimato non identificato). I fondi che arrivano dalla variante urbanistica verranno reinvestiti dal Comune di Sesto Calende nel progetto “Nuova Marna”, che avrà un importo totale di circa 8 milioni di euro.
Decisamente contraria l’opposizione. Il gruppo consiliare “Insieme per Sesto” da tempo combatte una dura battaglia contro il progetto della maggioranza e parla apertamente di «regalo ad Esselunga». Secondo i consiglieri comunali di minoranza infatti «l’amministrazione Colombo sta svendendo un patrimonio pubblico (vecchio forno e parcheggi) e il piano triennale delle opere pubbliche, approvato recentemente in consiglio comunale, è la ennesima dimostrazione tangibile – si legge in una nota pubblicata su Facebook -. Per consentire l’ampliamento della superficie di vendita di Esselunga la Regione aveva infatti imposto all’operatore privato di progettare e costruire a proprie spese la fermata ferroviaria di Sesto Calende posta sulla bretella Luino-Gallarate ma, visto il rischio di non arrivare alla firma della convenzione il Comune si è offerto di farlo al suo posto e troviamo traccia proprio nel piano triennale approvato recentemente. La Regione, come ha fatto la minoranza in consiglio comunale, aveva infatti richiesto, in cambio dell’aumento della superficie di vendita del supermercato, standard qualitativi. Ma visto il rischio di fare saltare l’accordo con Esselunga il Comune “corre ai ripari” per evitare di tornate al progetto originario che non avrebbe consentito il progetto Nuova Marna. Ricordiamo infatti che i proventi per la costruzione dell’opera provengono proprio dalla “vendita” del vecchio forno e dei parcheggi pubblici ad Esselunga. Da qui il colpo di scena e l’ennesimo favore ad Esselunga ed un costo non meglio precisato che ricadrà sulla prossima amministrazione e sui cittadini Sestesi. Bell’affare sindaco Colombo, complimenti assessore Buzzi e grazie anche a tutta la maggioranza in consiglio comunale complice dell’ennesimo errore di questa amministrazione».
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