Sotto gli ombrelli ora scoppia la polemica, con il Naga che si autoesclude

Luca Filiberti del Naga interviene critico, parlando di strumentalizzazione da parte di Gallarate 9.9. Longobardi difende il ruolo della civica: "Sempre propositivi"

gallarate generico

I ragazzi instagrammano baci sotto gli ombrelli, i turisti per caso fanno le foto della cupola della Basilica tra i colori dell’arcobaleno, selfano gli sposi e pure gli anziani della casa di riposo. Ma all’ombra (benedetta, visto il caldo) degli ombrelli di via San Giovanni Bosco e via Mazzini c’è anche la polemica. Immancabile, sembrerebbe.

Il distinguo sull’iniziativa viene dal Naga, dal suo presidente Luca Filiberti. O meglio: il distinguo non sull’iniziativa, ma sul ruolo troppo in evidenza di Rocco Longobardi e della lista Gallarate 9.9. «Non ci siamo quando i commercianti sponsorizzano un’iniziativa che poi viene strumentalizzata da un gruppo politico» ha spiegato Filiberti, precisando però che gli associati del Naga sono «felici e soddisfatti di aver supportato» l’operazione di via San Giovanni Bosco. Filiberti ha scelto anche di disertare il momento d’inaugurazione domenica scorsa, dove erano invece presenti varie voci (tra cui l’assessore Claudia Mazzetti e vari consiglieri, di maggioranza e opposizione, che hanno contributo al progetto)

«Personalmente non mi riconosco in questo Naga, ma non voglio polemizzare con un’associazione che lavora per la città», dice dal canto suo Rocco Longobardi. Rivendica il suo ruolo, di essersi «fatto promotore del progetto ombrelli colorati come Gallarate 9.9, proprio nell’ottica di collaborazione fattiva che come gruppo abbiamo sempre promosso, in particolare in un settore, quello degli eventi, che sentiamo particolarmente nelle nostre corde» spiega il leader della civica ed ex presidente del Naga. «Evidentemente questo per qualcuno è un concetto troppo evoluto, che non risponde alla logica delle contrapposizioni sterili».

Longobardi ribalta la definizione di «strumentalizzazione» («è evidentemente fatta da altri, ma non servirà a fermare i progetti che abbiamo in cantiere»), sottolinea l’approccio positivo di Gallarate 9.9, le prossime iniziative in vista (come il libro con la giornalista Sara Magnoli sul bello di Gallarate). Dopo la zona “degli ombrelli”, Longobardi anticipa che dal suo punto di vista luoghi meritevoli d’attenzione sono via Manzoni e via don Minzoni. «Siamo pronti a metterci a disposizione per nuovi progetti, anche eventualmente in collaborazione col Naga, se deciderà di evitare atteggiamenti deleteri e oscure rivendicazioni».

Fin qui la polemica, che si vedrà se avrà conseguenze in futuro. Di certo rimane la bella festa colorata degli ombrelli, su cui comunque il giudizio sembra in generale più che positivo. E di certo l’iniziativa ha fatto parlare di Gallarate: solo su VareseNews, sono state oltre 700 le condivisioni della notizia, letta da migliaia di persone.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 14 Giugno 2017
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