Vandalizzata la stazione Trenord
Terzo episodio di malcostume in poche settimane: imbrattate facciata e panchine. Il sindaco: “Prenderemo i responsabili e pagheranno tutto”

«Capita che il lavoro di 15 anni venga reso nullo nel giro di pochi attimi, di una notte».
Capita di pensare a questo, proprio come ha fatto stamattina all’alba Claudio Ossola, che da tre lustri per conto della Proloco di Gavirate gestisce la biglietteria della stazione Trenord, offrendo anche supporto come informazioni turistiche: capita dopo aver assistito ad un nuovo atto vandalico.
Questa notte è toccata alla facciata, alle panchine e ad un treno, imbrattati con scritte nere anche ingiuriose nei confronti delle forze dell’ordine (ACAB è acronimo di All Cops Are Bastards, che non necessita di traduzione).
Le foto, come sempre, Claudio le ha pubblicate sul suo profilo Facebook a testimonianza di un accanimento di malcostume e maleducazione che rappresenta oramai il terzo episodio nel giro di poche settimane, cominciato con bottiglie rotte prima, coi cocci lasciati sulla banchina.
Poi i vestiti destinati ai bisognosi abbandonati in maniera indegna fra i cespugli del piccolo scalo ferroviario aperto e presidiato di giorno, ma che di notte diventa terra di nessuno.
Oggi la sorpresa. Attorno alle 16 lo stesso Ossola era alle prese con vernici e colori per rimuovere le scritte.
«Fatti che scoraggiano – commenta Ossola – Si cerca di fare di tutto per mantenere il devono di un luogo e basta una notte per rovinare il lavoro di una vita. Scritte vicino all’armadio elettrico sotto la stazione, scritte sulla carrozza ferroviaria dove organizziamo eventi, a cui è stato pure rotto un vetro, scritte sulle panchine lungo la banchina: un vero schifo».
La Proloco si dà da fare da anni per tenere aperta la stazione, che è diventata anche punto di riferimento per i tanti turisti che arrivano in paese portando la bicicletta in treno er affrontare la pista ciclabile in sella.
«Abbiamo avvisato la Polfer che farà denuncia contro ignoti» conclude il gestore della stazione, unico presidio rimasto aperto sulla tratta Varese-Laveno.
L’unica nota positiva, le parole di vicinanza dei pendolari, stamani sgomenti dell’accaduto.

Infuriata Silvana Alberio, sindaca di Gavirate: «I responsabili la pagheranno cara, per loro chiederemo una pena esemplare: di sicuro di rimettere tutto com’era prima, a loro spese. E daremo nome e cognome anche ai geni che hanno divelto una panchina in legno sulla pista ciclabile (vedi foto sopra), fra Voltorre e Oltrona, nei giorni scorsi, col nobile scopo di accendere un fuoco».
«Anche in questo caso abbiamo allertato le forze dell’ordine», conclude Silvana Alberio.
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