A Villa Toeplitz c’e la locanda dell’ultima solitudine
Giovedì 6 luglio alle ore 18 e 30 lo scrittore Alessandro Barbaglia, finalista al Bancarella, sarà ospite ai Giardini Letterari
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«Io non sarei io se non avessi letto Gianni Rodari». Ha risposto così Alessandro Barbaglia all’intervistatore che gli chiedeva quali fossero gli autori a cui si ispirava. Niente male per un giovane libraio e talentuoso scrittore originario di Miasino, finalista al premio Bancarella (fa parte della sestina da cui il prossimo 16 luglio uscirà il nome del vincitore), che condivide con il grande Rodari sia la terra natia sia l’amore per una scrittura immaginifica. Giovedì 6 luglio alle 18 e 30 sarà ospite dei Giardini Letterari a Villa Toeplitz e sarà presentato da Cristina Bellon.
La “La locanda dell’ultima solitudine” (Mondadori) è quello che le parole raccontano: una Locanda, certo, arroccata a picco su uno scoglio che si getta nel mare. Una struttura povera fatta tutta di legno con solo due sedie e un tavolo. Un rifugio per solo due persone che lì vivono la loro ultima solitudine. Il che non significa che necessariamente incontrino qualcuno, ma che sicuramente incontreranno la loro solitudine e saranno in sua compagnia perché c’è un solo modo per non sentirsi soli: chiacchierare con la propria solitudine.
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