Agesp, fiume di soldi agli studi legali. Cornacchia: “Ingiustificati”
Il consigliere di maggioranza presenta un'interrogazione in consiglio comunale in cui chiede conto dei numerosi incarichi da parte della partecipata a legali: Perchè non istituire un ufficio legale?""
È un fiume di soldi quello che da Agesp fluisce verso gli studi legali di Busto Arsizio e non solo. La società partecipata dal Comune, tra il 2015 e febbraio 2017, ha affidato incarichi a diversi studi legali per una cifra che si aggira attorno ai 277 mila euro. A farsi qualche domanda è il consigliere Diego Cornacchia che – in un’interrogazione – fa la lista degli studi incaricati e le cifre corrisposte da Agesp.
Cornacchia ha deciso di presentare l’interrogazione a seguito di indiscrezioni circa l’affidamento degli incarichi professionali, in particolare in ambito legale, da parte delle Aziende del Gruppo Agesp e lo scorso 20 aprile ha chiesto di ricevere il prospetto analitico degli affidamenti e delle somme nel contempo già liquidata a far tempo dal 2015.
Lo scorso 19 maggio il direttore generale delle aziende, Gianfranco Carraro, avvalendosi del servizio di avvocatura comunale, ha comunicato i dati che, per l’appunto, si riferiscono al periodo 2015/febbraio-marzo 2017.
Quello che Cornacchia non può fare a meno di notare è che «pur considerando che alcune consulenze siano state particolarmente qualificanti per lo svolgimento delle attività aziendali, pare non si giustifichino le notevoli somme corrisposte agli studi legali locali per “ recupero crediti”».
A tal proposito Cornacchia si dice stupito per l’entità degli importi appostati in favore dello studio DVM (Della Vedova-Maggi) per circa euro 20.000 euro e dello studio TMG (Trotti-Monza-Gorrasi) per circa 100.000 euro, motivate con il recupero crediti.
Per questo il Consigliere chiede di conoscere l’ammontare delle somme sottoposte nel periodo di riferimento al “recupero crediti” da parte delle Società del Gruppo Agesp e quanto di fatto poi recuperato e «se non sia opportuno, dovendosi ritenere piu economico ed inoltre meno discrezionale, l’affidamento di incarichi quantunque non propriamente clientelari, nell’ottica del principio sancito dalla recente sentenza del Consiglio di Stato n 2731/2017,istituire un ufficio legale, ex novo, consorziato tra le Società in oggetto per la gestione degli affari correnti”».
Cornacchia, infatti, fa notare che uno degli studi che più ha beneficiato di questi incarichi è quello dove il consigliere di Forza Italia, Carmine Gorrasi (che tra l’altro è consigliere di maggioranza delegato alle partecipate, ndr), è stato socio fino al momento della sua elezione, avvenuta l’anno scorso. Da giugno del 2016, stando a quanto riferiscono fonti interne al consiglio comunale, si sarebbe disimpegnato delle sue quote anche se fino ad oggi il sito internet (in fase di aggiornamento proprio in questi giorni, ndr) e il nome dello studio riportano ancora il suo cognome.
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