Alfatherm, l’accordo sulla chiusura di Venegono rimandato a settembre
Positivo l'esito dell'incontro tra le parti sociali nella sede Univa di Busto Arsizio. Obiettivo arrivare alla dismissione del sito salvaguardando i posti di lavoro

L’Alfatherm procederà alla chiusura della sede di Venegono Superiore, ma proprietà e sindacati lavoreranno insieme per contenere al massimo la perdita di posti di lavoro.
E’ questo il risultato dell’incontro che si è svolto martedì pomeriggio nella sede Univa di Busto Arsizio tra le parti sociali. L’incontro è durato a lungo, fino a sera, ma pare che si siano fissati quasi tutti i punti per arrivare ad una positiva conclusione della vertenza, con un numero minimo di licenziamenti.
La chiusura di Venegono rientra nel nuovo piano industriale di Alfatherm, come ha spiegato l’ad Marino Uberti sul quotidiano di settore Polimerica.it: “L’obiettivo di Alfatherm è quello di assicurare un futuro all’azienda e ai lavoratori – afferma l’Amministratore delegato, Marino Uberti, si legge nell’articolo – Intendiamo concentrarci in quei settori di mercato in crescita con una forte penetrazione sui mercati esteri, in particolare ‘surface decoration’, sleeves e capsule, adesivizzazione. La recente partecipazione a fiere internazionali in Cina e in Germania testimonia un grande interesse verso i prodotti più innovativi. Per questo sono stati pianificati investimenti significativi sia sugli impianti per migliorare la qualità delle produzioni, sia in ricerca e sviluppo”.
“La chiusura di Venegono – aggiunge Uberti – è una condizione necessaria per far sì che l’azienda possa contare su siti produttivi più efficienti e moderni e per assicurare un adeguato livello di competitività sui mercati nazionali e internazionali”.
I sindacati, da parte loro, hanno deciso di non rilasciare per il momento dichiarazioni sui contenuti dell’accordo, che verrà sottoposto nelle prossime settimane alla discussione dei lavoratori nelle tre sedi di Alfatherm a Venegono Superiore, Gallarate e Gorla Minore. Si respira però una sensazione di ottimismo: sono state poste le basi per un accordo soddisfacente che dovrà essere perfezionato con alcune richieste avanzate da Cgil, Cisl e Uil.
Per la chiusura dell’accordo e la firma, dunque, le parti sociali si incontreranno nuovamente a settembre.
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