Alle “Maldive di Milano” in val Verzasca tra i tuffi e il parcheggio che non c’è

Si tratta di una meta molto gettonata da anni, soprattutto per i varesini che attraverso il passaparola ne venivano a conoscenza. Poi l’imprevisto: un video diventa virale e quel luogo famosissimo su Facebook

val verzasca

Era un piccolo angolo di paradiso già molto affollato ma, tutto sommato, vivibile. Da quando sono diventate “le Maldive di Milano”, però, c’è chi giura che tutto sia cambiato.

Stiamo parlando della val Verzasca e più precisamente del tratto di fiume Verzasca in località Lavertezzo dove si trova l’antico ponte Romano diventato un “trampolino” a strapiombo sulle splendide piscine naturali ricavate dall’erosione delle rocce.

Si tratta di una meta molto gettonata da anni, soprattutto per i varesini che attraverso il passaparola ne venivano a conoscenza. Poi, come può accadere nell’epoca dei social dove tutto è scalabile, succede l’imprevisto: alcuni ragazzi hanno realizzato un video tra le acque del fiume decantando la bellezza di quel luogo, lo hanno messo su Facebook spiegando che si trova a 45 minuti da Varese e ad un’ora da Milano: “boom!”.

Il solo video originale è stato condiviso da 22mila persone e visto 2,6 milioni di volte, ripreso da altre pagine sui social network e infine rilanciato attraverso gli articoli di giornale. Il risultato? La val Verzasca completamente intasata di turisti. Non è un modo di dire, durante il week end dal lago di Vogorno, dove ci sono le enormi dighe di Verzasca che alimentano anche il Lago Maggiore, è praticamente impossibile trovare un parcheggio.

Abbiamo chiesto un parere anche al Comune di Brione Verzasca dove ci hanno risposto che, però, in questo periodo c’è sempre stata una fortissima affluenza turistica.

«Abbiamo la fortuna di avere un fiume incantevole con acqua pulita e limpida che attira tanta gente in questo periodo ma anche la sfortuna che c’è una grossa sproporzione tra il turismo di questo periodo e il resto dell’anno quando è praticamente inesistente». Questo fa si che non siano molto sviluppate le infrastrutture di accoglienza turistica, in questo caso soprattutto i parcheggi e tanti altri servizi.

«Recentemente abbiamo allargato la strada e questo ha migliorato molto le cose ma è difficile trovare realtà disposte ad investire perché il periodo è troppo breve e perché si tratta di un turismo di giornata. Ci sono visitatori dal nord europa che magari girano di più il paese ma soprattutto italiani che arrivano al mattino e tornano a casa la sera».

A dispetto dell’assalto turistico del week end, in realtà, da Verzasca ci raccontano una situazione decisamente più tranquilla in settimana quando le fredde acque del fiume sono più avvicinabili.

«In questi anni abbiamo anche fatto importanti campagne di sensibilizzazione – spiegano dal Comune – che hanno migliorato molto la situazione dal punto di vista della sicurezza. Prima si registravano casi preoccupanti di annegamento».

Le “Maldive di Milano” sono dunque un posto più sicuro ma decisamente complicato da raggiungere nel week end. Ci si può sempre provare ma il consiglio che danno tutti è che è meglio andarci in settimana per chi ne ha la possibilità.

Ci sono però tre indicazioni fondamentali da tenere ben presente per chi ha visto il video virale e sceglie di andare in val Verzasca:

1) Non è a 45 minuti da Varese ma a un’ora e 45 minuti, se non c’è troppa coda
2) Non è ad un’ora da Milano ma a più di due ore, se non c’è troppa coda
3) Non sappiamo come siano i vigili alle Maldive ma in Verzasca di sicuro non vi conviene “inventarvi” un parcheggio perché le multe sono certe e arrivano a 200 franchi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Luglio 2017
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Topogigio

    Un’ulteriore precisazione: il ponte non è romano, bensì – se non ricordo male – del XVII secolo.

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