Carte d’identità, i profughi di via dei Mille iniziano le procedure per averle
Per tre richiedenti asilo di via dei Mille presentata la richiesta di iscrizione anagrafica per ottenere i documenti. Ma a cosa servono le carte d'identità ai profughi?

Hanno in tasca la ricevuta della richiesta e in mente la promessa che nel giro della prossima settimana la tanto attesa carta d’identità arriverà. E’ una giornata storica per il centro di accoglienza di via dei Mille perché questa mattina, lunedì, tre richiedenti asilo hanno iniziato le procedure per ottenere il documento che aspettano da mesi. Dopo le 24 ore di protesta dei richiedenti asilo di Busto Arsizio il Comune aveva infatti promesso di velocizzare i tempi per il rilascio dei documenti. E così è stato.
«Questa mattina abbiamo inoltrato le prime tre richieste di iscrizione all’anagrafe, un passaggio fondamentale prima di richiedere la carta d’identità vera e propria» spiega l’avvocato Milena Ruffini, esperta di diritto dell’immigrazione. Nel corso dei prossimi giorni i tecnici dell’anagrafe faranno quindi tutti i controlli del caso e poi da settimana prossima si potranno richiedere i documenti veri e propri. Un processo che teoricamente potrebbe interessare tutti gli ospiti del centro «ma, d’accordo con gli uffici comunali, abbiamo deciso di inoltrare una decina di domande a settimana».
Ma a cosa serve la carta d’identità ai richiedenti asilo? «Oltre ad essere un diritto riconosciuto dalla legge -continua l’avvocato- è uno strumento fondamentale di integrazione perché permette di accedere a servizi come tirocini o corsi di formazione, consente di lavorare e permette anche di fare quelle piccole cose come comprare una sim telefonica oppure spedire un pacco». Non solo: «considerando che questi ragazzi sono nel nostro paese ormai da anni, la tendenza delle commissioni che si occupano di analizzare le richieste di asilo è anche quella di valutare il percorso di integrazione avvenuto in questo arco di tempo. E la carta d’identità è un tassello importantissimo per fare in modo che il tempo passato qui non sia inutile ma che possa trasformarsi in una risorsa».
In ogni caso con la carta d’identità non permette di entrare nelle graduatorie delle case popolari e nulla cambia dal punto di vista dell’espatrio (non si può fare, ndr). E se alla fine dell’esame della domanda d’asilo questa venisse rigettata «la carta d’identità dev’essere consegnata subito al momento della notifica della Questura».
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