Nuova asta per la Quiete, ma le speranze sono poche
I dipendenti, senza stipendio dal marzo scorso, saranno di nuovo in presidio davanti al tribunale
Sono ancora ore di attesa per i 60 ex dipendenti della casa di cura La Quiete di Varese. Domani, mercoledì 19 luglio, alle ore 11 è in calendario una nuova asta per la vendita della proprietà. La base d’asta è rimata ancora elevata, abbassata di poche migliaia di euro rispetto alla base iniziale di 8 milioni.
I lavoratori, ormai senza occupazione dal 30 maggio scorso quando furono messi i sigilli su tutta la clinica e la palazzina degli ambulatori, saranno presenti in presidio davanti al tribunale. Una presenza simbolica per rimarcare la volontà di proseguire in futuro anche se, allo stato attuale, nessuno sembra intenzionato a rilevare la storica casa di cura.
I dipendenti sperano in un colpo di scena ma le speranze che la giornata di domani porti novità positive sono poche. L’unico augurio che si fanno gli ex dipendenti è che il giudice fallimentare possa optare di proseguire o con una trattativa privata oppure fissi una nuova asta a novembre ma abbassando a livelli di mercato la base d’asta: le proposte giunte sino a oggi, infatti, sono lungamente inferiori agli 8 milioni di euro richiesti.
Sul fronte della situazione lavorativa non si registrano novità, anzi: i dipendenti non hanno più sentito la vecchia proprietà da cui attendono ancora il pagamento delle mensilità di marzo, aprile, maggio e di metà febbraio. Al loro fianco il sindacato FP Cgil che sta raccogliendo il materiale per aprire la vertenza.
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