Rivolta vuole patteggiare, interrogatorio fiume

Il sindaco di Lonate ha iniziato a collaborare con la Procura e punta al patteggiamento. Nulla trapela sul contenuto dell'interrogatorio che è durato 8 ore

danilo rivolta sindaco lonate pozzolo

Danilo Rivolta è stato nuovamente interrogato dal sostituto procuratore Luigi Furno.

Il sindaco di Lonate Pozzolo, in carcere ormai da due mesi con l’accusa di aver favorito lo studio di architettura del fratello Fulvio, ha risposto per 8 ore alle domande degli inquirenti ma nulla si sa rispetto al contenuto che è stato secretato.

L’impressione è che ci si trovi davanti ad una svolta nella linea difensiva del primo cittadino lonatese che, fino ad oggi, aveva tenuto un atteggiamento più rigido rispetto alle contestazioni mossegli dagli investigatori.

A questo punto sembra sempre più probabile la possibilità di un patteggiamento e delle conseguenti dimissioni dalla carica di sindaco che potrebbero arrivare prima della fine di questa settimana.

Ricordiamo che insieme a Rivolta sono finiti nel registro degli indagati anche la compagna Orietta Liccati, il fratello Fulvio Rivolta, quattro imprenditori lonatesi, il segretario comunale e il capo della Polizia Locale Costantino Gemelli. I reati contestati vanno dalla corruzione alla concussione fino all’abuso d’ufficio. Tutti insieme sono accusati di far parte di un sistema che aveva Danilo Rivolta come vertice che gestiva gli uffici comunali (anche spostando o destituendo il Personale) a favore della Proget srl, lo studio del fratello come tramite per velocizzare le pratiche burocratiche relative ad opere urbanistiche e gli imprenditori come beneficiari di questi “servizi” in cambio di favori e soldi.

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Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Luglio 2017
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