Ascanio Celestini in scena al Nuovo

L'appuntamento è per il 7 settembre, biglietti ancora disponibilit

laika

Appuntamento con Ascanio Celestini il 7 settembre. L’attore sarà in scena al Cinema Teatro Nuovo con il suo ultimo spettacolo “Laika” (sospeso a maggio per motivi di salute dell’attore). L’evento è parte della rassegna “Gocce” che aprirà la stagione 2018 il 17 e 18 novembre con lo spettacolo “Le avventure di Numero Primo”, di e con Marco Paolini e che proseguirà, tra gli altri, con Roberto Anglisani, Mario Perrotta, Arianna Scommegna, Eugenio Allegri, Giuliana Musso.

L’appuntamento del 7 settembre invece con Ascanio Celestini vede ancora posti disponibili (info e prenotazioni ad arciragtime@gmail.com o in prevendita online al link http://www.vivaticket.it/ita/event/laika/101064)

Laika, lo spettacolo

Un Gesù improbabile che dice di essere stato mandato molte volte nel mondo si confronta coi propri dubbi e le proprie paure. Vive chiuso in un appartamento di qualche periferia. Dalla sua finestra si vede il parcheggio di un supermercato e il barbone che di giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni. Con Cristo c’è Pietro che passa gran parte del tempo fuori di casa ad operare concretamente nel mondo: fa la spesa, compra pezzi di ricambio per riparare lo scaldabagno, si arrangia a fare piccoli lavori saltuari per guadagnare qualcosa. Questa volta Cristo non si è incarnato per redimere l’umanità, ma solo per osservarla e gli ha messo accanto uno dei dodici apostoli come sostegno. Il vero nome di Pietro è Simone. La radice ebraica shama significa ascoltare. Dunque Simon Pietro è colui che ascolta. È anche un uomo del popolo che non capisce bene ciò che gli sta accadendo, è spesso affrettato nelle reazioni. I Vangeli ce lo mostrano quando corre verso Cristo che cammina sulle acque per poi finire tra le onde. Ma è anche il più materiale, per ciò è chiamato Kefa che in aramaico significa pietra: è lui che paga il tributo, lui che rinnega tre volte, lui che darà vita alla Chiesa.

Nell’appartamento questo Cristo contemporaneo non vuole che entri nessun altro, ma è interessato a ciò che accade fuori. Soprattutto vuole sapere del barbone, non per salvarlo dalla sua povertà, ma per fargliela vivere allegramente. Come se il mondo fosse il parcheggio davanti alla sua finestra. Il mondo in mille metri quadrati di asfalto osservati da un paradiso-monolocale pochi metri al di sopra.

Il barbone è un nordafricano scappato dal proprio paese. Insomma non il Cristo che è vero Dio e vero uomo, ma un essere umanissimo fatto di carne, sangue e parole. Non sappiamo se si tratta davvero del figlio di Dio o di uno schizofrenico che crede di esserlo, ma se il creatore si incarnasse per redimere gli uomini condividendo la loro umanità (e dunque anche il dolore), questa incarnazione moderna non potrebbe non includere anche le paure e i dubbi del tempo presente.

Biglietti: Intero, 25 € – Ridotto, 22 € – Studenti, 20 €

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Agosto 2017
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