Cazzago e Bodio, le palafitte tornano protagoniste del lago
Grande soddisfazione per i sindaci di Bodio e di Cazzago Brabbia: regione Lombardia finanzia opere per rendere più evidenti i tesori nascosti davanti alle loro sponde
C’è grande soddisfazione tra i sindaci di Bodio, Eleonora Paolelli, e di Cazzago Brabbia Emilio Magni: un nuovo passo è stato riconosciuto dalla regione Lombardia per rendere più evidenti i tesori nascosti davanti alle loro sponde con il contributo di 14 mila euro che permetteranno altri studi archeologici e la promozione e delimitazione della aree.
A Cazzago Brabbia, gli insediamenti palafitticoli sono stati ritrovati poco dopo il pizzo di Bodio/Cazzago: il punto è tra l’imbarcadero di Cazzago e il pizzo, come mostrano le carte depositate in comune.
Il luogo non era mai stato studiato: grazie a questi fondi ora il team, presumibilimente lo stesso che ha fatto emergere gli altri scavi, capitanato dall’archeologo subacqueo Paolo Baretti e dalla studiosa della Soprintendenza Barbara Grassi, potrà procedere alle prime elaborazioni. Uno dei principali dubbi da risolvere è se i ritrovamenti di Cazzago sono un proseguimento del già grande villaggio di Bodio o se fanno parte di un insediamento distinto.
Oltre alla ricerca subacquea sulla palafitta Ponti per determinare e georeferenziare i limiti del sito e raccogliere campioni per le analisi archeologiche verrà inoltre realizzato un fondamentele pannello informativo in italiano e inglese nell’area dell’imbarcadero: cosi che chi passa da li possa localizzare le aree di scavo. Infine, sarà creato un blog informativo delle ricerche destinato alla popolazione e alle scuole.
nel video, la zona dell’insediamento:
A Bodio Centrale invece gli scavi sono iniziati molto tempo fa: hanno permesso di ritrovare un insediamento importantissimo, uno dei tre che hanno determinato il riconoscimento Unesco in provincia di Varese.
Da qualche giorno, anche per chi passa dal Lido di Bodio, il punto dove il villaggio paleolitico è stato trovato sotto le acque, c’è anche un cartello esplicativo, che racconta in breve zona di ritrovamento e oggetti ritrovati.
In quell’insediamento sono stati ritrovati molti tesori, tra cui anche veri e propri monili, o le famose “pintadere” sorta di timbri utilizzati per decorare tessuti e tatuare la pelle.
I fondi arrivati dalla Regione Lombardia permetteranno di realizzare una delimitazione galleggiante che consenta l’individuazione del sito di Bodio anche fisico: per poterlo localizzare, ma anche per non correre il rischio di rovinarlo con la barca.
Qui sotto, il sindaco di Bodio Lomnago, Eleonora Paolelli, ci mostra carte alla mano dove sono gli scavi di Bodio. Fra poco, lo si potrà vedere anche grazie alle boe posizionate.
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