Galimberti e la maggioranza ballerina? Malerba decisivo
I voti a rischio di Iannini, Gregori, Infortuna, Mirabelli, Oprandi. E anche un solo sì, diventa essenziale
Lo sfaldamento della lista civica messa in piedi dal sindaco Galimberti per le elezioni del 2016 apre un problema politico (e numerico) nella maggioranza di centrosinistra. Due consiglieri su quattro si sono resi autonomi: il consenso sui provvedimenti non è scontato e va conquistato a ogni seduta del consiglio comunale.
I DUE CIVICI
Vediamo di chi sono i cinque voti incerti. Il consigliere Gaetano Iannini (eletto con la lista Galimberti) ha annunciato che alle elezioni regionali sosterrà Luca Marsico di Forza Italia ufficializzando un suo riavvicinamento al centrodestra (da cui proviene): in comune però voterà secondo coscienza, provvedimento per provvedimento, rimanendo nell’alveo della maggioranza ma senza garantire nulla.
Dalla lista Galimberti è uscito due mesi fa Mauro Gregori: anche lui è rimasto nella maggioranza ma ha creato il gruppo misto. Gregori ultimamente è meno critico di Iannini, ma è anche pieno di proposte e suggerimenti e in passato ha criticato anche aspramente il sindaco Galimberti. Il suo voto dunque non può mai essere dato per scontato.
Nella Lista Galimberti rimangono fedeli al sindaco il capogruppo Tommaso Piatti e la giovane consigliere Maria Paola Cocchiere. La maggioranza inoltre può contare sul voto blindato del consigliere Laforgia di Progetto Concittadino, il gruppo più a sinistra del consiglio ma leale al sindaco, così come finora è sempre stato leale il voto dei due consiglieri di Varese 2.0 Crugnola e Baratelli.
GLI ALTRI 3 VOTI A RISCHIO
I problemi sono invece emersi all’interno del Pd, dove il gruppo consiliare ha 13 seggi ma 3 consiglieri che in più occasioni hanno votato in maniera autonoma. Il dissenso di Fabrizio Mirabelli, Luisa Oprandi e Giampiero Infortuna iniziò un anno fa quando i tre esponenti democratici annunciarono che non avrebbero preso parte alle commissioni consiliari. Il più in rotta con il sindaco è Giampiero Infortuna, giovane consigliere comunale che ha raccolto molte preferenze alle elezioni ma che non è stato valorizzato con alcun incarico. Infortuna su quasi ogni argomento ha espresso una posizione dissonante: l’ultima, molto aspra, è stata contro il taglio al sussidio agli anziani “volontari”, da cui è partito per criticare lo stanziamento, voluto dal sindaco, per i due comunicatori del comune.
I NUMERI DI MAGGIORANZA
Il gioco dei numeri è rassicurante, ma non troppo. Il risultato è che la maggioranza partiva con 21 voti contro i 12 dell’opposizione, ma 5 voti sono costantemente a rischio. Ogni passaggio dunque si gioca per il centrosinistra in un range tra i 16 e i 22 voti (perché Stefano Malerba vota spesso con la maggioranza), mentre per la minoranza il range è tra gli 11 e i 17 voti.
UN VOTO DETERMINANTE
Se le congiunzioni astrali nella politica dovessero portare, in aula, a una coincidenza tra il picco basso dei 16 voti per la maggioranza e il picco alto dei 17 voti della minoranza ne risulterebbe che il voto di una sola persona potrebbe essere decisivo. Soprattutto in caso di numeri complessivi più bassi, magari dovuti ad assenze.
Nell’ultimo consiglio comunale è accaduto, ad esempio, che il provvedimento sul regolamento di polizia locale sia passato solo grazie al sì di Stefano Malerba, che ha compensato l’astensione di Gaetano Iannini certificando, di fatto, il ruolo di stampella della maggioranza del presidente del consiglio comunale.
Nonostante l’ampio vantaggio di seggi, in futuro, la situazione rischia di essere meno serena per la maggioranza. La politica ha le sue regole e l’apertura di fasi di incertezza sui numeri attira schermaglie, perché ogni consigliere sa di avere ha un potere specifico più alto. Una lista come Varese 2.0, ad esempio, che si oppone all’assegnazione di Villa Mylius alla Fondazione Marchesi, avrebbe i numeri per imporre ciò che vuole alla giunta ma dovrebbe guardarsi dalla stampella Malerba. Sembra infine tramonato l’appiglio alla lista civica di centrodestra: in qualche passaggio la lista Orrigoni ha votato provvedimenti di maggioranza, ma l’atteggiamento dei civici di centrodestra si è un po’ inasprito negli ultimi tempi e i consiglieri guidati da Paolo Orrigoni, dopo il dissenso su piano del traffico e aumenti scolastici, hanno votato quasi sempre con l’opposizione, contestando le scelte della giunta Galimberti.
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