La Corte d’Assise svizzera rinvia a giudizio un italiano

Ha il passaporto elvetico ed è residente nel Luganese il sessantaquattrenne che, tra il 2009 e il 2013, avrebbe sottratto beni altrui per 1 milione e 300 mila franchi

polizia svizzera

Un italiano di 64 anni con passaporto svizzero e residente nel Luganese è stato rinviato a giudizio alla Corte delle Assise criminali di Lugano. Dovrà rispondere del reato di appropriazione indebita ripetuta, per avere in più occasioni, fra il 2009 e il 2013, sottratto beni altrui per una cifra totale di circa 1 milione e 300 mila franchi.

L’uomo è accusato inoltre di avere, nel 2015, falsificato o alterato documenti, e di avere conseguito in modo fraudolento nel 2009 una attestazione notarile falsa in relazione al prezzo di un immobile. L’uomo, che è rimasto in carcere per sei mesi nel 2016,  nel frattempo ha risarcito integralmente le vittime dei suoi raggiri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Agosto 2017
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