L’ultimo saluto a Bruno Gulotta: “La vita non si toglie, si dona”
Si sono svolte in San Magno le esequie del 35enne legnanese rimasto vittima dell'attentato sulle Ramblas di Barcellona del 17 agosto scorso. Un lungo applauso della folla per salutarlo
«La vita non si toglie, la si dona e Bruno lo ha fatto» queste le parole toccantio scelte da monsignor Angelo Cairati per ricordare Bruno Gulotta, il 35enne legnanese vittima della follia omicida che si è scatenata lo scorso 17 agosto a Barcellona, attentato nel quale sono morte altre 14 persone.
Davanti alla moglie Martina, a mamma Marialuisa, papà Umberto, ai fratelli di Bruno, Lorenzo, Valentina e Monica. Nonché ai parenti e amici tutti il feretro del legnanese avvolto nel tricolore. Subito dietro i familiari c’erano le istituzioni con numerosi sindaci dell’Altomilanese e della Città Metropolitana, il vicesindaco di Busto Arsizio, il presidente della Regione Roberto Maroni e il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina in rappresentanza dello Stato.
Monsignor Cairati ha anche ripreso le parole di Papa Francesco che «ricorda spesso come sia illecito uccidere nel nome di Dio. Questo è solo fondamentalismo, fanatismo, aberrazione di ogni fede, e come tale va condannato con fermezza, senza se e ma».
Il prelato cita anche le parole del Cardinale Scola nel suo messaggio di cordoglio ai familiari di Gulotta: «Dobbiamo educare le giovani generazioni, senza perdere tempo. Questo chiedo di diffondere ai media, andando oltre il pur grave fatto di cronaca».
Monsignore si è poi rivolto alla famiglia di Bruno invitandoli «ad alzare gli occhi e a guardare quante persone sono loro vicine e sono venute qui, lasciando le loro occupazioni, rientrando dalle vacanze. Qui idealmente c’è tutta la nostra Patria che si stringe intorno a voi. V’è ancora molto di buono nel mondo, v’è ancora tanta brava gente. La bellezza di un’umanità schietta e fragrante è ancora viva tra noi».
La cerimonia funebre è durata lo stretto indipensabile, nessun messaggio da parte di parenti o amici; solo un grande applauso da parte delle tante persone rimaste fuori dalla piccola basilica, per salutarlo prima del suo ultimo viaggio.
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