Siringa nell’umido, un altro operatore ecologico finisce in ospedale

L’incidente è accaduto giovedì mattina a Canegrate. La siringa era di quelle per l'insulina. E' il terzo caso in poche settimane

siringa

Stava provvedendo al ritiro della frazione umida sul territorio del Comune di Canegrate, quando è stato costretto ad interrompere il servizio per ricorrere tempestivamente alle cure del pronto soccorso di Legnano. E’ accaduto giovedì mattina verso le 9 ai danni di un operatore di Aemme Linea Ambiente, che stava raccogliendo i rifiuti esposti da un’abitazione privata.

All’interno del sacchetto adagiato nel bidoncino dell’umido, il proprietario di quest’ultimo aveva imprudentemente buttato anche una siringa di quelle utilizzate per l’insulina. L’operatore, che indossava i guanti da lavoro, ha afferrato questo unico sacchetto presente nel bidoncino per buttarlo nel cassone del camion, quando ha avvertito la puntura sulla mano sinistra. Alla vista del sangue ha aperto il sacchetto, appurando con stupore che si trattava di una siringa e non, come aveva inizialmente pensato, di un bastoncino per spiedini.

Essendo anche un assistente volontario ospedaliero, l’operatore non ha avuto difficoltà a riconoscere la tipologia della siringa che lo aveva punto e, dopo aver avvisato il proprio responsabile, si è diretto al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano per sottoporsi ai controlli e alla profilassi del caso.

Mentre la polizia locale di Canegrate ha già provveduto a sanzionare l’utente per l’incauto gesto che ha commesso, corre l’obbligo, ancora una volta, di richiamare tutti i cittadini (e non solo quelli canegratesi) a prestare la massima attenzione alle regole della raccolta differenziata. Il grave episodio accaduto questa mattina è, infatti, il terzo verificatosi in poco meno di tre mesi (il primo a Cuggiono e il secondo a Legnano), di cui due negli ultimi 30 giorni.

Quella che, in apparenza, potrebbe essere scambiata per una semplice distrazione da parte di chi butta, può infatti divenire una fonte di serio pericolo per chi raccoglie (anche perché l’ago è potenziale veicolo di infezioni e patologie). Dunque, massima attenzione a buttare le siringhe, ricordandosi sempre di rimettere l’apposito cappuccio di protezione sopra l’ago. “No” tassativo al loro conferimento nel sacco dell’umido e neppure in quello della plastica e nemmeno nel contenitore dei farmaci scaduti. “Sì” al sacco dell’indifferenziato o, meglio ancora, agli appositi spazi presenti in alcune delle piattaforme.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Agosto 2017
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