“Sull’ospedale unico si decide senza aver studiato prima”
Sinistra Italiana critica i nuovi passi verso una struttura sanitaria unica. "Si aspetta agosto per prendere decisioni sgradite ai cittadini"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Sinistra Italiana Gallarate
Un ospedale unico, con un unico pronto soccorso. Dopo averci girato intorno per mesi, ora la Regione lo conferma. Insieme all’ospedale, a Gallarate, chiuderà anche il pronto soccorso. Le oltre 50mila persone che all’anno vi si rivolgono, dovranno recarsi all’ospedale unico di Beata Giuliana e lì mettersi in coda con le oltre 60mila che annualmente vanno al pronto soccorso di Busto Arsizio. Certo sarà più grande, ma il personale diminuirà visto che l’accorpamento dei due ospedali vuole risparmiare sulle spese di personale (che secondo l’assessore regionale Gallera oggi resta “in stand by”, cioè ha tempo per girarsi i pollici, quindi può essere ulteriormente ridotto). Con i disagi che già oggi i cittadini lamentano (tempi di attesa lunghi anche per persone anziane, rinvii a casa con l’indicazione di tornare il giorno dopo…), possiamo immaginare cosa accadrà con un unico pronto soccorso. E poi naturalmente i maggiori tempi di percorrenza per raggiungerlo, tempi che nei casi urgenti possono fare la differenza fra la vita e la morte. Ovvio poi che per la popolazione anziana sarà ancora più complicato andarci. Ma forse è proprio così, rendendo difficoltoso il recarsi al pronto soccorso, che si vuole risparmiare. Il tema della viabilità e quindi dell’accesso all’ospedale unico è d’altra parte fra le tematiche ancora irrisolte, su cui Regione e amministrazioni comunali di Gallarate e Busto Arsizio ancora devono ragionare.
E’ paradossale che prima si sceglie il luogo dove costruire l’ospedale unico e solo successivamente ci si pone il problema, che è evidentemente una difficoltà oggettiva, di come i malati possano raggiungerlo. Non sarebbe stato più saggio scegliere il luogo già tenendo conto che deve essere facilmente raggiungibile?
D’altronde si sceglie di chiudere gli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio, senza un’analisi epidemiologica, cioè senza sapere se serve e a cosa serve l’ospedale unico. Lo ammette lo stesso assessore regionale: con settembre si dovrà ragionare su quali specializzazioni attivare. Ovvero si decide un ospedale unico, senza idea di quali sono le cure e quali sono i bisogni sanitari della popolazione. Chiaro no quali interessi vengono prima? Non certo la salute.
I sindaci di Gallarate e Busto Arsizio saranno anche d’accordo col progetto. Peccato non lo siano molti cittadini e cittadine delle due città e dei paesi limitrofi, quelli che all’ospedale tocca andarci. Non a caso il sindaco Cassani e la sua giunta incompleta approvano il 3 agosto l’accordo di programma, quando la città è più vuota e disattenta.
Lega e Forza Italia tornano alle vecchie abitudini dell’era Mucci, quando in agosto si approfittava per prendere le decisioni che i gallaratesi non volevano. Era agosto quando venne abbattuta casa Calcaterra, era agosto quando si tagliarono gli alberi in piazza Risorgimento, era piena estate quando si tagliarono le piante in viale Lombardia per fare posto al deserto del Fare e si demolì la ciminiera della ex Cantoni.
Sinistra Italiana Gallarate
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