Amanti assassini, responsabile civile sarà l’Asst Valle Olona
Nuova udienza preliminare per la vicenda delle morti al Pronto Soccorso di Saronno imputate a Leonardo Cazzaniga. Escluse le responsabilità della Regione e del primario Scoppetta

Nuova udienza preliminare questa mattina per Leonardo Cazzaniga, il medico del Pronto Soccorso dell’ospedale di Saronno al quale sono state attribuite alcune morti sospette (quattro quelle addebitate fino ad ora) di pazienti terminali o molto anziani che sarebbero stati trattati secondo quello che lui stesso ha definito “protocollo Cazzaniga” e che consisteva in un mix di farmaci anestetici letali.
Dopo la costituzione delle parti civili, nell’udienza di oggi il giudice Sara Cipolla si è espressa sugli eventuali responsabili civili di quelle morti e ha deciso che a rispondere sarà solo ed unicamente l’A.S.S.T. Valle Olona, ovvero l’ospedale. Esclusi da responsabilità civili la Regione Lombardia e il primario di Pronto Soccorso Nicola Scoppetta.
La vicenda fece molto scalpore nel novembre del 2016 quando ci furono gli arresti, nell’ambito dell’operazione Angeli e Demoni dei Carabinieri di Saronno e della Procura di Busto Arsizio, del medico anestesista Leonardo Cazzaniga, dell’infermiera e amante Laura Taroni e, in un secondo momento, anche il primario del Pronto Soccorso Nicola Scoppetta. Altri undici tra medici, infermieri e dirigenti sono stati indagati.
A Leonardo Cazzaniga sono stati addebitati i 4 omicidi in corsia e la morte del marito di Laura Taroni mentre all’infermiera la sola morte del marito che, secondo l’accusa, avrebbe avvelenato con farmaci dei quali non aveva bisogno. Il 25 settembre toccherà proprio a lei presentarsi in aula per l’incidente probatorio.
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