Andar per funghi in sicurezza: le regole del Canton Ticino
In questo periodo di ricerca, si ricordano alcune regole basilari per gite e raccolte in sicurezza senza brutte sorprese
“Andar per funghi in sicurezza”. Con questo motto la Polizia cantonale ticinese si rivolge in particolare ai raccoglitori di funghi e agli escursionisti che in queste settimane di fine estate percorrono boschi e vallate del Canton Ticino.
Negli scorsi anni vi sono stati diversi infortuni sui sentieri e a volte pure estremamente gravi. In quest’ambito, visti anche i recenti infortuni, la Polizia torna a fornire alcuni consigli per andare in montagna in sicurezza e per evitare di incorrere in cadute con conseguenze anche molto serie.
1) In montagna in forma e sicuri Un buon stato di salute e una valutazione realistica delle proprie possibilità sono basilari per dedicarsi alla raccolta dei funghi o praticare l’escursionismo. Scegliete un ritmo idoneo sia a livello individuale sia in gruppo affinché nessuno accusi affaticamento. Mappe, internet ed esperti garantiscono numerose informazioni relative agli itinerari quali lunghezza, dislivello, grado di difficoltà e condizioni meteo aggiornate. Scegliete e adeguate i percorsi in base a queste specifiche prestando particolare attenzione alla meteo poiché vento, pioggia e temperature fredde favoriscono gli infortuni. Informa amici e parenti in relazione alla meta, al percorso e alla via di ritorno.
2) Attrezzatura adatta È estremamente importante adattare l’attrezzatura in base al percorso che si intende effettuare. Nello zaino non devono mancare indumenti per la pioggia, il freddo, protezioni dal sole, kit di primo soccorso e un cellulare (numero di emergenza 112 o 117). Gli scarponi da trekking o alpinismo sono fondamentali perché rendono il passo sicuro proteggendo e sgravando il piede. Particolare attenzione deve essere posta nella loro scelta favorendo l’impermeabilità, la suola antiscivolo e la robustezza. In caso di dubbi fatevi consigliare dagli esperti.
3) A passo sicuro Le cadute sono purtroppo le cause più frequenti di infortuni in montagna, in gran parte dovute a scivolate. Un ritmo troppo elevato e quindi la stanchezza possono favorirle compromettendo la sicurezza del passo e la concentrazione. Bisogna procedere con cautela ed attenzione evitando pure la caduta di sassi. Uscire dai sentieri è pericoloso poiché sui terreni che ne sono privi aumenta il rischio di caduta e di perdita di orientamento. Bisogna evitare scorciatoie pericolose e cercare di Comunicato stampa Andar per funghi in sicurezza 2 / 2 Bellinzona, 01.09.2017 Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento delle istituzioni tornare al più presto all’ultimo punto conosciuto, prima di avere lasciato il sentiero. Ricordate che le zone impervie ancora parzialmente coperte di neve sono le più pericolose.
4) Concedetevi delle pause Senza pause adeguate che favoriscono il recupero delle forze vi esponete ai pericoli. Godete appieno del paesaggio bevendo e mangiando per mantenere sotto controllo la stanchezza ed inalterata la concentrazione. Per la sete sono consigliate le bevande isotoniche. Barrette energetiche, frutta secca e biscotti placano la fame durante il percorso. A tutela della natura della montagna non abbandonate rifiuti, evitate i rumori molesti, restate suoi sentieri, non disturbate gli animali selvatici e al pascolo, non raccogliete le piante e rispettate le aree protette.
5) Fate attenzione ai bambini In caso di passaggi difficili con rischio caduta un adulto deve assistere il bambino. I sentieri esposti che richiedono concentrazione prolungata non sono adatti ai più piccoli. Percorrendo gli itinerari in piccoli gruppi si favorisce l’assistenza reciproca e la flessibilità . Rimani sempre in gruppo. Meglio evitare le escursioni individuali poiché anche piccoli contrattempi possono trasformarsi in situazioni di grave emergenza.
In caso di infortunio In caso di infortunio se possibile contattare il 112 o il 117 specificando generalità, il numero del cellulare con cui si sta chiamando, la zona in cui ci si trova o meglio le coordinate con tutti i riferimenti possibili, la dinamica ed infine lasciare libero il telefono. Enti di soccorso e assicurazioni Gli interventi di ricerca in caso di persone disperse, ferite o in difficoltà sono di competenza cantonale.
L’incarico di svolgere voli di ricerca è dato dalla Polizia cantonale e dal Soccorso Alpino Svizzero (SAS), di principio alla Rega o ad altri partner. I costi d’intervento in caso di infortunio, se la persona gode di copertura assicurativa, vengono fatturati alle assicurazioni infortunio o malattia.
Nel caso in cui la persona che viene soccorsa è illesa, se i costi non possono essere addebitati a un ente finanziatore e la persona non è socio REGA (che altrimenti garantirebbe la copertura del pagamento di una loro azione), l’intervento viene fatturato alla persona ricercata. Si raccomanda pertanto di verificare, prima di ogni escursione, le proprie coperture assicurative o l’affiliazione ad un ente di soccorso svizzero. A titolo d’esempio, un giorno di ricerche che coinvolge diversi partner comporta costi quantificabili in alcune decine di migliaia di franchi.
I cittadini stranieri residenti all’estero, hanno la possibilità di divenire sostenitori della REGA. In questo caso, durante i soggiorni in Svizzera avranno diritto ai vantaggi dei sostenitori per salvataggi aerei in Svizzera (fanno testo i confini statali). Per contro, i vantaggi dei sostenitori per rimpatri dall’estero in Svizzera valgono unicamente per i sostenitori con domicilio in Svizzera (indipendentemente dalla loro nazionalità) come pure per gli svizzeri all’estero. I rimpatri all’estero sono possibili ma a spese di chi li richiede.
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Mi piacerebbe sapere se succedesse a un cittadino svizzero in territorio italiano di perdersi o subire un infortunio con dispiegamento di uomini e mezzi cosa dovrebbe pagare se non assicurato.
Esiste la reciprocità tra Italia e Svizzera in casi come prospettati nell’articolo?
Un mio conoscente qualche anno fa è caduto dalla bicicletta in zona Mendrisio e si è leggermente infortunato e qualcuno ha chiamato l’ambulanza per portarlo in ospedale; ebbene, per i pochi chilometri percorsi ha dovuto pagare la bellezza di 500 franchi svizzeri. Se fosse successa la stessa cosa ad uno svizzero in Italia cosa avrebbe pagato?