Dieci giorni tra i tesori di Varese, inizia Nature Urbane

Aperto al salone Estense il festival del paesaggio. Autorità, amministrazione di vares e Fai hanno dato il via al ricco programma che proseguirà fino all'8 di ottobre

Inaugurazione di Nature Urbane

Con l’emozione degli organizzatori per la sala gremita, l’amministrazione di Varese ha dato il via – alle 10.30 del 29 settembre al salone Estense –  a Nature Urbane, la prima edizione del festival che celebra l’orgoglio varesino.

L’orgoglio, innanzitutto, di essere una “città giardino” come da sempre è definita: «Dobbiamo ammetterlo: Varese è una città ambientale – ha sottolineato il vicesindaco Daniele Zanzi, uno dei principali promotori dell’iniziativa insieme all’assessore alla Cultura Roberto Cecchi — Qui è nata la prima società orticola, il primo consorzio di florovivaisti, la prima rivista specializzata nel settore, le prime fiere dedicate. Qui sono sorte decine e decine di ville, ma è sorta, più ancora, una civiltà delle ville. E questo lo possiamo considerare il nostro oro verde».

Una iniziativa «Importantissima non solo per la città, ma per tutta la provincia: per l’attrattività che potrà esprimere, e perchè può essere già estesa a molte altri comuni – spiega Gunnar Vincenzi, presidente della provincia di Varese – Tra l’altro, una iniziativa arrivata a compimento attraverso un percorso a ostacoli, fissato dalla burocrazia, a cui tutti noi siamo sottoposti, e in particolare per manifestazioni come questa. Se è arrivata in porto vuol dire che tutte le persone e tutti gli enti, con grande determinazione, hanno collaborato a 360 gradi per concretizzarla»

Il festival si rivolge anche e soprattutto ai piccoli studenti: sono già moltissime le classi che si sono prenotate per le visite ai principali parchi varesini. «Questo Festival ha un focus forte sull’educazione, perchè il paesaggio viene considerato il terzo educatore, dopo famiglia e scuola – commenta Rossella Dimaggio, assessore all’educazione – E insegnare l’attenzione al paesaggio e al proprio territorio è la piu grande arma di cittadinanza attiva che si può consegnare ai più giovani».

Anche perchè parlare di paesaggio significa parlare del lavoro dell’uomo: «Il paesaggio non e naturalità, il paesaggio è natura trasformata dall’uomo, è lavoro e storia. E questa città ne ha tantissima» ha sottolineato l’assessore alla Cultura Roberto Cecchi, che ha poi conversato con Andrea Carandini, Presidente del FAI – Fondo Ambiente Italiano, che ha contribuito fortemente al festival, anche con l’attiva partecipazione dello staff di Villa Panza.

Carandini, archeologo divenuto grande studioso del paesaggio, ha ricordato come il paesaggio «Dipenda fortemente dal contesto: la sala dove siamo tutti noi è bellissima, ma se guardando fuori dalle finestre, invece del giardino vedessimo dei casermoni anni 60, il suo fascino ne sarebbe distrutto» ma anche come «Cose e persone muoiono per loro natura. Continuano a vivere se i vivi ne riportano la tradizione, raccontano il passato, preservano i ricordi».

Nature Urbane metterà in mostra, innanzitutto, la storia della città giardino, aprendo 12 ville private, con l’aiuto dei loro proprietari, per questi 10 giorni. Ma farà anche dialogare natura e parchi con la cultura: in particolare con la letteratura, la musica, il teatro. Molti sono gli appuntamenti previsti in un programma molto intenso.

Tra loro spiccano le letture del Barone Rampante di Calvino, in dieci puntate con grandi attori in diverse ville di Varese, da Lella Costa a Franco Branciaroli, da David Riondino a Gioele Dix. Oppure i concerti evento di Mario Brunello al Grand Hotel Campo dei Fiori (da tempo già sold out)  e di Alessandro Taverna a Villa Panza.

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Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 29 Settembre 2017
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