Grand Fondo Tre Valli: un indotto da un milione di euro
Un evento che genera un indotto significativo. Tra i 2.700 partecipanti, oltre mille quelli che alloggiano nelle nostre strutture
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C’è l’appassionato che arriva da Taiwan e che non sta aspettando altro se non di pedalare, sulla sua due ruote, lungo le strade del Varesotto. E c’è un gruppo di francesi che, ormai da una settimana, alloggiano in un bed and breakfast, allenandosi di giorno in giorno. Proprio il gruppo d’oltralpe è quello maggiormente rappresentato, con ben 95 atleti, seguito dalla Gran Bretagna con 78 e dalla Germania con 34. Non mancano nove partecipazioni dall’Australia e due dalla Nuova Zelanda.
Il weekend della seconda edizione della Gran Fondo Tre Valli Varesine, al debutto oggi (sabato 30 settembre, ndr) con la gara a cronometro, offre dunque opportunità significative al nostro territorio sul piano economico.
«Basti pensare agli oltre 2.700 partecipanti che hanno incrementato notevolmente i 1.700 dello scorso anno» sottolinea Giuseppe Albertini, presidente di una Camera di Commercio che con la sua Varese Sport Commission supporta l’impegno degli organizzatori della Società Ciclistica Alfredo Binda: «Certo, stiamo lavorando per dare il giusto valore alla Varese del “turismo attivo”: il nostro territorio ha tutte le caratteristiche – sia da un punto di vista naturale, sia per le strutture e i servizi di cui dispone – per fare dello sport uno dei principali asset della sua promozione. Sono concetti che evidenzierò anche al ministro Lotti in occasione del convegno che, voluto e organizzato dal Comune, si terrà martedì in Salone Campiotti al termine della Tre Valli Varesine dei professionisti».
Lo sport, e in questo caso il ciclismo con una quattro giorni tutta da vivere in una cornice ambientale di grande pregio come quella rappresentata da Varese e il suo territorio, può insomma fungere da formidabile volano per l’economia nel suo complesso: «Tra i già citati 2.700 partecipanti della Gran Fondo – riprende Albertini – , almeno un migliaio di appassionati delle due ruote hanno raggiunto Varese da altre parti d’Italia e dal mondo intero. Pensate, sono rappresentate addirittura 32 nazioni! Consideriamo poi i famigliari e gli amici che li hanno accompagnati, la spesa complessiva in termini di vitto e alloggio, i vantaggi generati per l’immagine del territorio ma anche quelli di comunicazione per le imprese che hanno scelto di affiancare l’evento con i loro marchi ed ecco che l’indotto creato dalla manifestazione non si allontana dal milione di euro».
Numeri significativi, che però accrescono il loro rilievo se pensiamo che – proprio grazie allo sforzo degli organizzatori della Società Ciclistica Alfredo Binda e la collaborazione di Varese Convention & Visitors Bureau e Federalberghi – quella di quest’anno rappresentava una sorta di prova generale in vista del 2018. Tra dodici mesi – a dieci anni dalla prova iridata dei professionisti con la vittoria italiana di Ballan che tutti abbiamo ancora negli occhi – Varese ospiterà infatti il Mondiale proprio della categoria Gran Fondo.
La crescita dell’indotto, possiamo ritenerlo fin d’ora, sarà rilevante: uno studio dell’Università Bocconi riferito all’edizione di Trento 2013 dello stesso evento ci dice che, in quella circostanza, l’indotto diretto fu di oltre 2 milioni e mezzo di euro.
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