La carezza del lago ai malati della memoria
Toccante performance di musica e arte al Lido per inaugurare la prima delle tre giornate dell’Alzheimer Fest
Dimenticarsi di sé, come stare in una stanza senza finestre che impedisce di riconoscersi e interagire con gli altri. Questa è la malattia di Alzheimer, di cui sono affetti 50 milioni di persone nel mondo e che un festival, una vera e propria festa in corso da oggi a domenica a Gavirate sta cercando di combattere con le armi della conoscenza, dell’inclusione e della sensibilizzazione.
Il concetto è: un malato di Alzheimer deve stare con gli altri, deve uscire e interagire più che può col mondo che lo circonda.
Per questo anche i canottieri in allenamento sul lago si sono fermati in religioso silenzio dietro quel lungo sipario bianco, aperto in continuazione con bisturi che hanno spalancato l’anima a quanti erano presenti oggi all’inaugurazione del festival.
Di fronte il telo bianco. Dietro suoni, dapprima ombre, poi figure e danze, a mano a mano più visibili, coinvolgenti e penetranti. Finestre della memoria che si aprono.
Una performance di rara bellezza realizzata dalle “Compagnie Malviste” che ha salutato l’apertura del festival che porterà – sta portando – centinaia di persone nella cittadina lacustre per salutare un’iniziativa unica, nel suo genere; anche a detta degli organizzatori pare come un ossimoro, un controsenso: festeggiare una malattia.
«E se fosse invece proprio la musica, la medicina migliore per combattere questo male?», afferma Renato Bottura, geriatra prestato alla canzone, con chitarra e microfono di fronte ad una platea di figlie e figlie di malati, famiglie intere, badanti, infermieri e poi gli ammalati, sulle sedie a rotelle che portano nel retro un foglio bianco per non perderli: Mario Rossi casa di riposo tal dei tali; Marta Bianchi istituto…
Loro, sono loro gli interpreti di questa festa. Vengono carezzati, ogni tanto fanno qualche domanda cui ricevono risposte dolci.
E proprio ad una carezza “a Francesca” è ispirata una delle canzoni in sottofondo: «Se fosse proprio una carezza la medicina per questo male?».
La terapia è la relazione, la cura è stare vicino.
Ma niente lacrime e malinconia, oggi ché anche il lago pare far dono di uno squadro nel cielo nero per regalare attimi di luce e azzurro. Piuttosto condivisione, conoscenza e divertimento.
All’inaugurazione era presente anche Marco Trabucchi, professore e luminare della materia. C’era l’altro ideatore, il giornalista Michele Farina, e le autorità della città, prima fra tutte Silvana Alberio, conosciutissimo medico di base della zona.
Il festival è cominciato e proseguirà sotto il segno di musica e arte, e si soderà attraverso tre poli: il centro città, il lago e il Chiostro di Voltorre; sono decine e decine gli appuntamenti.
Questa sera – venerdì – alle 21.15 ci sarà il concerto della Banda Osiris, al Lido. Domani in città ci sarà il giornalista Gian Giacomo Schiavi e lo scrittore Paolo Di Stefano e molti altri nomi di primo piano di cultura e spettacolo.
IL PROGRAMMA DELL’ALZHEIMER FEST
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