La Vespa di Paolo Bitto conquista la Sei Giorni
La rievocazione storica ha impegnato 50 motociclisti tra venerdì 8 e domenica 10. Tra le scuderie festeggia il Vespa Club Rho

Si è chiusa tra la soddisfazione di tutti i partecipanti e degli organizzatori la sesta edizione della rievocazione storica della Sei Giorni Internazionale di Varese, voluta e condotta dal Club Auto e Moto Storiche Varese (VAMS).
Una cinquantina i partecipanti della rassegna con diverse presenze straniere (da Germania, Svizzera e addirittura Taiwan) che tra venerdì e domenica hanno preso parte alle iniziative previste dalla manifestazione. La pioggia non ha rovinato la festa pur rendendo più difficile le prove cronometrate disputate tra sabato e domenica.
La classifica finale ha visto il successo di Paolo Bitto, 56enne di Vanzago che ha concluso con sole 808 penalità la gara di regolarità, in sella a una Vespa GS 160 del 1962 per il Vespa Club Rho “Giuseppe Cau”. A Bitto è andato il Trofeo Fineco Bank destinato al vincitore. Sul podio sono saliti Alberto Vaser (varesotto di Cassano Magnago) con una Gitan Libecchio 125 e il bavarese Carlo Sette su Vespa Faro Basso 150. A seguire Michele Quitadamo (Vespa) e Giordano Zumelli (Gilera).
Il Vespa Club Rho ha anche vinto la classifica per scuderie davanti ai padroni di casa della VAMS e al motoclub Dauno Foggia. Tra i premi speciali quello andato al Lu Chih Hsien di Taiwan, ovviamente per la presenza giunta da più lontano; il più giovane è stato il foggiano Gabriele Ciavarella mentre il più anziano è risultato il malnatese Mario Mentasti. Applausi anche per le due “amazzoni” milanesi Elisabetta Pedrotti e Lorella Borghetti.
La Sei Giorni, oltre a impegnare i concorrenti sulle strade di Varesotto, Novarese e Biellese, ha permesso loro di visitare alcuni punti chiave del territorio: da Volandia al museo della moto offroad di Gianpio Ottone fino a quello delle pompe di benzina Fisogni a Tradate. «Come club Auto Moto Storiche Varese – hanno concluso Angelo De Giorgi, Alberto Vaser e Lorenzo Passera della VAMS – teniamo molto non solo a sport e tecnologia che ha fatto storia nel motorismo storico, ma anche cultura e promozione del territorio, aiutati da Regione Lombardia, Comune di Varese e Varese Sport Commission».
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