“Le Azalee hanno bisogno di tutta la città”
La storica squadra di calcio femminile è impegnata su quattro categorie: quest'anno ben tre trasferte in Sardegna. Mentre in casa si gioca sul campo di Golasecca

La squadra di calcio femminile delle Azalee si prepara ai nuovi campionati, nelle diverse categorie. E per avvicinare la città alla disciplina hanno organizzato domenica scorsa anche un campetto da calcio in piazza, tra il municipio e la basilica.
«Non potendo aderire per impegni calcistici alla giornata dello sport di due domeniche fa, abbiamo ritenuto di portare in piazza domenica scorsa la storica società di calcio femminile Azalee» spiega Aldo Simeoni, grande animatore della squadra negli anni.
La storica società, nata nel 1980 nel quartiere di nuova fondazione delle Azalee, oggi è impegnata su quattro categorie. «Esordienti, allieve, juniores e prima squadre serie B, dagli Under 14 in su» aggiunge Simona Scurati. «Partecipiamo a campionati nazionali, abbiamo trasferte impegnative: Padova, Vicenza, per ben tre volte volte in Sardegna». Anche quest’anno le squadre si presentano forti di buoni risultati, strettamente agonistici e non. Dal riconoscimento della “Coppa Disciplina” ottenuto in Serie B negli ultimi due anni agli ultimi successi estivi: «Al torneo internazionale a San Marino, lo scorso luglio, ha visto le nostre allieve vincitrici, in finale contro una squadra irlandese. E senza mai una sconfitta» spiega Giusy Roggiani, altro volto presente da anni in Azalee, come giocatrice e poi allenatrice, oggi responsabile del settore giovanile.

È su queste basi che le Azalee lanciano anche un appello alla città per sostenere la squadra nei diversi campionati. «Abbiamo bisogno di aiuto da parte di tutti» dice ancora Aldo Simeoni. «Come facciamo a tradire un impegno a cui siamo rimasti fedeli per così tanti anni? Oggi abbiamo 117 ragazze nelle nostre squadre». C’è anche una dose di polemica con le scelte fatte negli ultimi anni a Gallarate, in tema di strutture sportive. «Siamo stati costretti ad andare a giocare sul campo di Golasecca, perché l’unico campo omologato di Gallarate è stato affidato al rugby (alla società Rugby Malpensa, ndr). Una scelta infelice della precedente amministrazione, quella di affidare il campo al rugby: di fatto l’ha reso di uso esclusivo per quello sport, perché l’uso per il rugby lo lascia in pessimo stato, inutilizzabile per il calcio». Anche per quest’anno dunque si resta a Golasecca, anche se rimane «la speranza di tornare quanto prima a Gallarate». Per ora le trasferte “in casa” giocate fuori da Gallarate rimangono la realtà, per le Azalee come per la Gallaratese, che non ha accesso allo storico campo Majno».
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