Scuola europee a confronto sui modelli di inclusione

Ha fatto tappa in Lettonia il progetto comunitario Edu Care Fully che vede coinvolto l'Isiss Don Milani. La docente Castelli coordina i lavori di sette istituti europei

progetto europeo

Riparte l’anno scolastico e per l’Isiss Don Milani di Tradate riprende l’attività internazionale. Docenti e studenti dell’istituto diretto da Vincenzo Mita si sono infatti confrontati in questi giorni in Lettonia con i colleghi e  gli allievi di altri sei paesi europei in un nuovo momento del progetto comunitario Edu Care Fully. 

L’iniziativa, che è stata promossa a livello continentale dallo stesso istituto tradatese e che vede la docente di Inglese professoressa Alessandra Castelli quale coordinatrice di tutti i paesi, punta a sviluppare modelli d’inclusione: i migliori alunni entrano in gioco per aiutare quelli in maggiore difficoltà, confrontando diverse esperienze su questo tema decisivo per il successo scolastico

Ciascuna delle sette tappe nell’arco di un biennio – oltre a quelli di Italia e Lettonia sono coinvolti anche istituti di Portogallo, Spagna, Germania, Grecia e Turchia – si caratterizza per un argomento, che è l’occasione per affrontare le questioni collegate all’inclusione.

Nel caso dell’esperienza in Lettonia, l’argomento è stato quello dello sport come strumento di formazione dei giovani.

Le studentesse e gli studenti dell’Isis Don Milani partecipanti, prima di attraversare il confine e portarsi nel paese baltico, hanno dovuto condurre un questionario sulle abitudini di approccio allo sport sul nostro territorio da parte delle varie generazioni, adolescenti, genitori e nonni. Non è poi mancata l’analisi di un film di culto nel rapporto tra sport agonistico e controllo sociale quale il celebre Rollerball del 1975. In più, grazie alla collaborazione della Pallacanestro Varese, i ragazzi hanno potuto condurre un’intervista, rigorosamente in lingua inglese, al capitano della nostra squadra di basket, Giancarlo Ferrero. Intervista sul rapporto tra sport e formazione della persona che è stata poi mostrata in video e discussa nei contenuti con tutti i partecipanti all’iniziativa comunitaria. 

Rientrati docenti e studenti dalla capitale lettone Riga, il progetto Edu Care Fully si avvia alla sua fase conclusiva: in questo anno scolastico sono previste ancore le tappe in Germania e in Turchia prima di procedere alla stesura del volume che raccoglierà le esperienze vissute e le testimonianze raccolte. L’obiettivo è di mettere a confronto i diversi modelli d’inclusione e fornire indicazioni che potranno essere utili per tutti gli istituti

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Settembre 2017
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