Un milione e mezzo di euro tra le pagine di una rivista: «Non sapevo fossero lì»
La Guardia di Finanza rivela i dettagli dell'operazione che ha portato al maxisequestro di valuta al valico del Gaggiolo

Nuovi dettagli sull’operazione della Guardia di Finanza al valico del Gaggiolo che ha portato al sequestro di un’importante somma di valuta costituita da cartelle ipotecarie al portatore, per un valore di 1.550.000,00 franchi svizzeri (pari a circa 1.360.000 euro).»
L’operazione è stata svolta dai militari della Compagnia di Gaggiolo, in collaborazione con i funzionari della Sezione Operativa Territoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nell’ambito del controllo della regolarità dei flussi finanziari, sia in entrata che in uscita dal territorio dello Stato.
I titoli sequestrati sono stati rinvenuti dai Finanzieri a seguito di un controllo al valico turistico di Gaggiolo nei confronti di un sessantunenne originario di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, ma residente da anni in Svizzera.
L’uomo che, stava passando la dogana in entrata in Italia a bordo di un Suv con targa del Principato del Liechtenstein, dichiarava di non trasportare valuta al seguito. Questa risposta,l’auto e l’atteggiamento dell’uomo hanno spinto i militari ad eseguire ulteriori controlli, sia nel sistema informatico della Finanza, sia sul veicolo.
Grazie alle banche dati in uso al Corpo, le Fiamme Gialle hanno accertato che l’uomo era già stato fermato nel 2016 nel medesimo valico. In quell’occasione trasportava una discreta quantità di denaro contante, sempre però entro la soglia dei 10.000 euro prevista dalla normativa vigente.
Ispezionando il veicolo di proprietà del sessantunenne, tra le pagine di una rivista, conservata con altri documenti e giornali nel bagagliaio del Suv, è stata scoperta documentazione relativa a strumenti finanziari negoziabili al portatore di rilevante importo: cartelle ipotecarie al portatore, per un valore di 1.550.000 franchi svizzeri (pari a circa 1.360.000 euro).
Decisamente poco plausibili le giustificazioni del 61enne, che ha dichiarato di non ricordare di avere al seguito i titoli rinvenuti che tra l’altro, ha detto, non erano di sua proprietà ma di altri soggetti di cui non ha saputo o voluto rivelare le generalità. Abbastanza per far scattare il sequestro dei titoli rinvenuti.
Ora sono in corso una serie di investigazioni finalizzate all’individuazione dei soggetti a cui i titoli erano destinati.
“L’operazione appena conclusa – si legge in una nota della Guardia di Finanza – si inquadra nell’azione di servizio del Corpo finalizzata a reprimere tutti i fenomeni illeciti in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia, connessi a traffici fraudolenti relativi a trasferimenti di capitali da e verso l’estero”.
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