Una grande squadra per sconfiggere il tumore al seno
L'Asst Sette Laghi ha presentato ufficialmente la sua Breast Unit nata il 17 luglio scorso. Donato un ecografo dalle associazioni di volontariato
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Un sofisticato ecografo da 15.000 euro è stato il dono che le associazioni CAOS, Fondazione per la Comunità di Malnate e Città delle Donne di Malnate hanno regalato alla neonata Breast Unit dell’asst Sette Laghi.
Alla presenza del direttore generale Callisto Bravi e dell’assessore regionale Francesca Brianza, è stato dato l’annuncio ufficiale dell’avvio di questo modello organizzativo di cura dedicato al tumore alla mammella. Da tempo, la senologia di Varese opera in maniera sinergica con altre specialità per prendersi cura della paziente. Dal 17 luglio sorso, però, è stata colmata anche a livello istituzionale una lacuna che l’ASST presentava rispetto ad altre realtà ospedaliere.
Il reparto di Varese, affidato ora al coordinamento e alla responsabilità della professoressa Francesca Rovera, è un’eccellenza a livello regionale tant’è che per quantità di donne trattate è il quarto centro, subito alle spalle degli ospedali milanesi Istituto Europeo di Oncologia, Istituto Tumori di Milano e Humanitas, e, comunque, il primo se si restringe sul campo agli ospedali pubblici.
« In Italia si registrano ogni anno 50.000 nuovi casi – ha spiegato la professoressa Rovera – nella nostra provincia la casistica è di 750/800 nuove pazienti. Occorre ricordare, però, che oggi la mortalità si è ridotta al 18% dei casi anche grazie alle campagne di sensibilizzazione con gli screening e le indagini precoci».
Il sistema prevede, quindi, una presa in carico globale che va dal medico di medicina generale, al chirurgo fino alla completa riabilitazione: « Non è solo fisico – spiega la professoressa Rovera -ma anche psicologico: il percorso che viene offerto alla paziente è una presa in carico globale che parte dall’indagine quando c’è un sospetto e finisce con la guarigione competa anche dell’anima»
La nuova Brest riunisce, in rete, tutte le specialità e gli attori anche del territorio fino ad arrivare a Tradate: « La Breast è aziendale – spiega il direttore Bravi – e quindi coinvolge anche l’ospedale Galmarini».
A tenere a battesimo il nuovo percorso anche l’assessore Francesca Brianza da tempo impegnata nella promozione di percorsi di sensibilizzazione : « L’impegno è anche nel campo della genetica perché si possa estendere l’indagine a quanti hanno famigliarità con i tumori mammari e varici. Ricordiamo che dal 18 settembre 2015 la Regione riconosce l’esenzione dei Ticket».
La realtà vede il coinvolgimento importante di una serie di associazioni: da Caos a Andos Varese, Andos Insubria, Lilt, Avo, Varese per oncologia, Varese con te, Sulle ali .
La donazione odierna dell’ecografo è avvenuta in memoria di Pinuccia Spadotto, malnatese, che nel 1994 organizzò un progetto pilota di screening mammografico presso la Città di Malnate e il 2 dicembre del 2002 donò all’Ospedale di Circolo di Varese il mammotest per le micro biopsie. Il nuovo macchinario servirà per indagini cliniche e non diagnostiche e verrà utilizzato anche in sala operatoria per assicurare la miglior riuscita dell’intervento.
Ora, per completare il percorso di cura, manca solo una sede adeguata: « La Brest troverà spazio nel futuro Day Center 2- ha assicurato Bravi – un’opera per cui sono stati stanziati 16 milioni di euro e che dovrebbe partire a febbraio con il progetto preliminare.
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