L’aula studio riapre dopo il restyling dei richiedenti asilo
A.S.V.P., il Comune di Varese e la Fondazione Progetto Arca hanno saputo conferire all'opera di ristrutturazione il valore di un vero e proprio progetto di integrazione

L’aula studio di Forzinetti riapre sabato 28 ottobre alle 14 con un nuovo volto: mura ridipinte, mobili cambiati e nuove attrezzature saranno a disposizione degli studenti varesini.
Quello che appare, tuttavia, non è un semplice progetto di restyling bensì una sinergia tra l’associazione studentesca A.S.V.P., il Comune di Varese e la Fondazione Progetto Arca che hanno saputo conferire a questa piccola opera di ristrutturazione il valore di un vero e proprio progetto di integrazione.
Ad occuparsi della tinteggiatura insieme agli studenti dell’associazione c’erano, infatti, i richiedenti asilo accolti in via Vela e seguiti da Progetto Arca. Sedici di loro, infatti, hanno partecipato già in estate ad un progetto per la tinteggiatura di scuole e palestre in sinergia con il Comune di Varese e l’impegno in aula Forzinetti conclude questo percorso di volontariato.
L’aula studio torna quindi più bella di prima e continuerà ad essere un baluardo contro il degrado che troppo spesso caratterizza l’area di via Como. Proprio in questi giorni gli operai chiamati dal Comune stanno finendo di riverniciare le mura per coprire scritte e disegni accumulatisi nel tempo e il vicesindaco Zanzi ha annunciato che non appena ci saranno i fondi la prima videocamera per la sorveglianza sarà montata proprio nei pressi dell’aula studio.
«Questo luogo è un presidio importante per la valorizzazione di questa zona – ha spiegato il presidente dell’associazione A.S.V.P. Paolo Brusa -. La presenza dei tanti giovani che lo frequentano aiuta a scongiurare cattive frequentazioni anche se non sempre ci sentiamo al sicuro».
Su tutta l’area saranno anche annunciati nuovi progetti, anticipa l’assessore alle politiche giovanili Francesca Strazzi, «vogliamo intensificare e rendere più scure le vie di collegamente tra questa aula studio e quella gestita da Informagiovani dall’altra parte della strada».
Alla presentazione conclusiva dei lavori l’assessore Roberto Molinari ha consegnato un certificato di riconoscimento dei lavori svolti dai richiedenti asilo.
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