“Lombardia, esperienza unica per patrimoni dell’umanità”

L'intervento dell'assessore Cristina Cappellini al "Meeting dei siti Unesco": "Stiamo lavorando anche al sostegno della candidatura della via Francigena"

Bergamo

«Il patrimonio Unesco della Lombardia è un unicum per varietà, oltre che per numero. La nostra Regione è l’unica ad aver avviato, da anni, un proficuo tavolo di coordinamento di tutti i siti Unesco, con l’obiettivo di salvaguardarli, valorizzarli e promuoverli non solo in Italia ma anche a livello internazionale».Lo ha detto l’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, Cristina Cappelini, intervenendo al “Meeting dei siti Unesco della Regione Lombardia – Verso una valorizzazione integrata del patrimonio”, ospitato al Palazzo del Podestà in Piazza Vecchia a Bergamo.

«Il riconoscimento come patrimonio Unesco delle “Opere di difesa veneziane” che cingono la citta’ di Bergamo e le altre città coinvolte – ha continuato l’assessore – è il frutto, da un lato, dell’ottimo lavoro fatto da tutte le istituzioni e da tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nel progetto da circa dieci anni, e dall’altro dall’intensa attività di Regione Lombardia anche in ambito internazionale. Da Parigi a Bruxelles, da New York ad Astana, fino a Cracovia, la promozione dei nostri siti Unesco, in occasione delle nostre varie missioni internazionali, e’ stata intensa e siamo orgogliosi dell’altissima reputazione che abbiamo saputo costruire intorno alla Lombardia e al suo modello di gestione».

«L’impegno di Regione Lombardia per il proprio patrimonio Unesco – ha spiegato l’assessore – continuerà nei prossimi mesi e nei prossimi anni, anche per quanto riguarda il sostegno alle nuove candidature. Dal 2013 a oggi, solo per gli interventi sui diversi siti abbiamo investito oltre 3 milioni di euro, senza contare tutte le iniziative di promozione e di diffusione della conoscenza dei siti, anche per incentivare i flussi turistici. Per quanto riguarda le nuove candidature stiamo lavorando al riconoscimento della Via Francigena, che coinvolge sei regioni oltre alla Lombardia, del percorso delle abbazie benedettine e della ‘Civilta’ dell’acqua’, con i preziosi manufatti idrici».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 03 Ottobre 2017
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