“Noi del Pd votiamo Sì”
Appello al voto di Marantelli, Gadda, Rossi, Galimberti, Adamoli, Tosi
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Riceviamo e pubblichiamo
Domenica andremo a votare sì al referendum. L’autonomia politica regionale, infatti, è un prezioso patrimonio che appartiene al centrosinistra fin dai decenni scorsi quando altri preferivano parlare di secessione e devolution senza aver mai ottenuto alcun risultato concreto, anche quando stavano al governo del Paese. Al netto della propaganda demagogica e fuorviante a cui abbiamo assistito in queste ultime settimane, e che non è nell’interesse dei Lombardi, il referendum sarà utile davvero se, il giorno dopo la vittoria del Si, si aprirà un tavolo con il Governo che lavori al rafforzamento delle autonomie locali regionali prevista dalla riforma del Titolo V della Costituzione realizzata, nel 2001, dal centrosinistra.
Il referendum servirà ad avviare un percorso che possa portare a riconoscere, con legge dello Stato, sulla base di una futura intesa tra lo Stato e la Regione Lombardia, peculiari condizioni e forme dell’autonomia politica regionale, per una Regione che deve competere con le aree territoriali più sviluppate dell’Europa. Lo stesso iter che, senza ricorrere al referendum, sta avviando anche la Regione Emilia Romagna e anche noi avremmo potuto perseguire senza spendere tanti soldi per questa consultazione. Oggi però il referendum c’è, si vota domenica, e dunque su questa sfida il PD c’è e il nostro voto sarà Sì.
Il regionalismo differenziato, con una significativa autonomia finanziaria, può, davvero, essere lo strumento che consente agli enti locali di programmare meglio gli investimenti ed i servizi nonché di razionalizzare la spesa pubblica, tra centro e periferia.
Può essere, inoltre, l’occasione di calibrare più puntualmente le politiche di alcuni settori strategici della Lombardia come ad esempio: i trasporti, gli aeroporti, l’istruzione, l’ambiente, l’innovazione, la finanza pubblica e il sistema tributario. La nostra Regione ha sicuramente molti elementi di eccellenza, grazie anche a un tessuto sociale e produttivo forte, e aprire un percorso che possa portare ad una maggiore responsabilità significa indirizzare al meglio anche le scelte politiche regionali che in questi anni non sempre hanno risposto alle aspettative di una Regione come la nostra.
Se l’esito sarà positivo, come noi auspichiamo, tutta la partita si dovrà spostare sul piano più squisitamente politico dei rapporti tra Governo e Regione Lombardia in sede di intesa e di accordo, sentiti anche gli enti locali territoriali. Noi accettiamo, con serietà e responsabilità, questa sfida.
Varese, 13 ottobre 2017
Daniele Marantelli
Maria Chiara Gadda
Paolo Rossi
Davide Galimberti
Giuseppe Adamoli
Stefano Tosi
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