Rimpasto, Berutti (Pd): «Basta giri di poltrone, ora lavorate per la città»
La capogruppo dem in consiglio analizza quanto accaduto in questi giorni alla giunta Antonelli, con le dimissioni di Riva e Ferrario e sferza il sindaco: "Come spiega quello che sta succedendo?"
«Tanto tuonò che piovve e l’uomo solo al comando fa i conti con la politica politicante». Così la consigliera capogruppo del Pd Cinzia Berutti ha commentato le dimissioni in sequenza di Alberto Riva dall’assessorato ai Lavori Pubblici e di Stefano Ferrario da quello al Commercio e allo Sport.
«Voci di defezioni e rimpasti si sono rincorse fin dalla scorsa estate e in questi giorni hanno preso forma. I giochi dei partiti, culminati con le dimissioni dell’assessore di Forza Italia Riva e del Vicesindaco Stefano Ferrario sono solo la punta dell’iceberg di una situazione che si gioca sempre fuori dalla nostra città con l’interesse delle segreterie provinciali del centrodestra che giocano al loro risiko politico alla faccia degli interessi di cittadini bustocchi» – prosegue la capogruppo dem che rincara la dose mettendo i due partiti di maggioranza di fronte alla loro situazione interna.
«La segreteria della lega passa da un commissario di Sesto Calende ad uno di Varese. Forza Italia attende che da Gallarate giungano ordini. E intanto la citta va avanti a spot e annunci». Tutto questo avviene mentre il sindaco ha promesso nell’ultimo consiglio una città che nei prossimi mesi sarà piena di cantieri e sempre più bella: «Ma come spiega allora l’aver accettato le dimissioni dell’assessore ai Lavori Pubblici che aveva iniziato a concretizzare una serie di incompiute e l’assessore al commercio che si era autoproclamato artefice della miglior estate Bustocca degli ultimi anni. Quali interessi stanno tutelando? Quelli di Busto o quelli di qualche capataz provinciale in attesa di un posto al sole alle prossime elezioni. Per non parlare di chi, uscito dalla porta principale, rientra arrampicandosi dalle finestre».
Il PD critica l’atteggiamento pilatesco del sindaco «che si è sempre proclamato libero da vincoli di partito ed indipendente nelle scelte assunte si è dimostrato per quello che e’: un uomo strattonato dalle segreterie dei partiti, incapace di leadership e in attesa di ordini».
Infine lo sprone del Pd a mettersi al lavoro per il bene della città e a chiudere il capitolo delle ingerenze dei partiti: «Dopo appena un anno “i nodi sono ora venuti al pettine”, un anno in cui la città è rimasta ingiustamente paralizzata in un finto clima di tranquillità, nel quale anche in maggioranza si covavano malumori, oggi evidenti. In un momento così delicato della vita della città non possiamo non intervenire come gruppo consiliare per denunciare lo stallo in cui versa da ormai da troppo tempo. Come partito democratico chiediamo con forza che questa amministrazione inizi ad occuparsi davvero dei bisogni dei cittadini, e smetta di pensare “ai giri di poltrona” necessari solo a mantenere equilibri precari in una maggioranza eterogenea e litigiosa».
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