Aumentano gli anziani, la Lega propone di ingrandire la casa di riposo Moroni
Gli ultrasessantacinquenni sono più del 20% della popolazione. Soragni: "Nei prossimi anni il problema esploderà. La struttura attuale non basta"
![fondazione moroni](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2017/10/fondazione-moroni-635625.610x431.jpg)
La vita si allunga e con l’età aumentano anche le possibilità di incorrere una limitazione della funzione fisica. Castellanza non è esente da questo trend e il consigliere della Lega Nord Angelo Soragni lancia la proposta: «Bisogna pensare ad una casa di riposo molto più grande, da almeno 300-400 posti».
«Il carico di disabilità, in Europa, è destinato a esplodere nei prossimi anni. Secondo un’analisi pubblicata online su ‘Bmj Open’, si prevede che nei prossimi 30 anni il 21% delle donne e il 17% degli uomini di età maggiore ai 65 anni si troverà a convivere con una disabilità fisica in grado di limitare significativamente le attività quotidiane» – spiega Soragni citando dati.
Nell’ultima presentazione del documento di programmazione del Comune di Castellanza, che mette in evidenza le linee di programma dell’amministrazione su cosa intende fare nei prossimi anni, è emerso che i cittadini con età maggiore di 65 anni sono ben 3632. Vale a dire una percentuale molto elevata di persone che potenzialmente potrebbero richiedere l’accesso alla casa di riposo Giulio Moroni.
Attualmente la struttura presenta un rapporto tra la qualità dei servizi erogati e il prezzo della retta, tra i più vantaggiosi del territorio. Inoltre vi è un ottimo indice di gradimento da parte dei parenti e degli ospiti. La casa di riposo a oggi ospita 74 persone con un tempo di attesa per l’inserimento è molto lungo e varia a seconda della gravità del caso e della residenza dell’utente.
«La domanda che viene spontanea è: dato il crescere esponenziale della popolazione anziana la casa di riposo sarà in grado, in un prossimo futuro, di soddisfare tutta la richiesta di accesso? Inoltre bisogna fare i conti una percentuale che si attesta attorno all’8% di pazienti che presentano, dopo i 75 anni, una incidenza di decadimento cognitivo anche grave. Questo significa che si dovranno affrontare, per circa 200 persone, cure specialistiche e che difficilmente potranno essere erogate a domicilio. La situazione contingente di molte famiglie fa si che esse non siano più in grado di assistere i propri anziani in casa, come avveniva un tempo, e la casa di riposo rappresenta la soluzione migliore per dare una vita dignitosa ai nostri anziani».
E allora cosa possiamo fare? Si chiede il gruppo consiliare della Lega Nord che, infine, propone «di istituire un tavolo di studio, presenti tutte le forze politiche di Castellanza, per affrontare il tema e individuare, per tempo, le strategie migliori per l’intera comunità. Crediamo che un’amministrazione illuminata debba affrontare da subito la questione anziani, e valutare se la casa di riposo debba essere implementata come numero di posti, o se si debba invece pensare a una struttura ex- novo della capienza di 300-400 ospiti comprendendo anche quelli non autosufficienti».
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