I Baschi verdi arrestano uno spacciatore della “Gallarate bene”
Nel suo lussuoso appartamento cocaina e 5mila euro in contanti. È finito ai domiciliari dai genitori a Casorate

In casa aveva 60 grammi di cocaina, ma anche 5mila euro in contanti. Secondo gli elementi raccolti dalla Finanza, C.C., italiano di 51 anni, gestiva le vendite dal suo appartamento nel centro della città di Gallarate.
Nell’ambito dei servizi di prevenzione e controllo economico del territorio predisposti dal Comando della Finanza di Varese, in attuazione del dispositivo finalizzato ad intensificare il contrasto dei traffici illeciti, una pattuglia di “baschi verdi” del Gruppo di Malpensa, con l’ausilio di unità cinofile nella serata di martedì scorso, a seguito di specifica info-investigativa, ha fermato, nel centro di Gallarate, un cittadino italiano di 49 anni, che si stava allontanando da una abitazione. Tenuto conto dell’atteggiamento della persona, dal quale emergevano indizi meritevoli di approfondimento investigativo, e di taluni elementi informativi precedentemente acquisiti, le Fiamme Gialle hanno fatto un controllo mirato e approfondito. La perquisizione personale cha consentito di recuperare un involucro contenente una dose di cocaina.
A seguito delle attività poste in essere, si accertava che lo stupefacente era stato appena acquistato da uno spacciatore di origine italiana residente proprio nell’abitazione dalla quale era stata vista uscire la persona appena fermata. I “baschi verdi” sono passati nell’abitazione in uso a C.C., un italiano di 51 anni di Gallarate, dalla quale era appena uscito il consumatore di coca. Durante la perquisizione del lussuoso appartamento sono stati recuperati 60 grammi di cocaina, un bilancino di precisione utilizzato per la pesatura della sostanza stupefacente, ben 5.000 € in contanti considerati frutto dell’attività di spaccio, nonché varia documentazione inerente l’illecita attività. Inoltre, durante l’attività di polizia giudiziaria sono state trovate anche 17 cartucce calibro 12.

In seguito al giudizio per direttissima, avvenuto nella giornata di ieri, lo spacciatore, che si è scoperto aver intrapreso tale illecita “professione” a causa di un lungo periodo di disoccupazione, veniva posto agli arresti domiciliari nell’abitazione dei genitori, sita in Casorate Sempione.
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