Fusione Cuveglio-Duno, i Consigli approvano la variazione degli Statuti

Si completa di un tassello il mosaico verso il Comune unico. Referendum nel 2018, la primavera successiva le elezioni

Avarie

Il Consiglio comunale di Cuveglio ha incassato nella serata di ieri, lunedì 27 novembre, l’unanimità su di un punto importante legato al progetto di fusione con Duno.

Si tratta dell’inserimento un comma, il “5 bis” all’articolo 67 dello Statuto comunale, a prima vista un passaggio tecnico, ma che assume ampio valore giuridico, dal momento che la variazione dell’atto normativo del Comune stabilisce che “per i referendum consultivi comunali di fusione (…) si applicano le disposizioni previste in materia della normativa regionale vigente”.

In pratica con questa modifica si dà via libera dal punto di vista normativo al processo di fusione con Duno. Ma non solo: l’unanimità in Consiglio è una solida base “politica” per continuare il percorso: nessuno si è opposto.



Simile posizione a quella di Duno, l’altro paese coinvolto, dove la medesima variazione è già stata approvata dal Consiglio comunale.

Ora che succederà? Ci sono diversi passaggi prima della fusione, il primo dei quali sarà un incontro tecnico fra sindaci e giunte dei due paesi per definire il progetto di fusione a cui seguirà un’assemblea più ampia con i due consigli comunali al completo.

Successivamente ciascuno dei consigli comunali dovrà approvare il documento e attivare l’iter previsto dalla nuova legge regionale entrata in vigore nel luglio scorso: 60 giorni per le osservazioni dei cittadini e poi referendum, il cui esito è molto importante per la sorte del nuovo comune, che nascerà solo se vi sarà un risultato positivo.

Alla fine di questo procedimento i consigli comunali vengono sciolti dalla Prefettura che nomina un Commissario con l’obiettivo di andare ad elezioni, indicativamente nella primavera del 2019.

«Contiamo di fare il referendum a inizio autunno 2018 – spiega Giorgio Piccolo, sindaco di Cuveglio – , in modo da poter poi andare al voto prima dell’estate 2019. Questa nuova legge regionale permetterà tra l’altro ai cittadini di avere un forte peso sui processi decisionali che riguardano la fusione».

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Pubblicato il 28 Novembre 2017
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