Iacolino: “Tante assenze, ci siamo spenti”
Il tecnico del Varese e capitan Ferri concordi: "Iniziamo a guardarci le spalle: i playout non sono lontani". Andreoletti (Seregno): "A un certo punto ho sperato di vincere"

«Anche io mi aspettavo molto di più, ma quando ti mancano quattro giocatori importanti tutto diventa più difficile». Salvatore Iacolino ha il volto deluso quando entra nella piccola sala stampa di Masnago per commentare lo 0-0 con il Seregno ed è costretto a fare la conta degli assenti.
«Non avevamo Monacizzo e Palazzolo oltre a Longobardi. C’era invece Repossi ma l’ho perso subito a inizio ripresa. Ha rimediato una botta al polpaccio, non riusciva più a correre e l’ho dovuto togliere. Abbiamo fatto bene i primi 20′ quando abbiamo creato, corso e giocato. Poi ci siamo spenti piano piano – spiega il tecnico del Varese – La situazione societaria e il mercato si fanno sentire. Però senza i quattro di cui sopra la squadra fa quello che può: senza di loro abbiamo meno qualità».
Un occhio va per forza di cose alla classifica: «Dovremo guardarci le spalle ed è quello che ho detto ai ragazzi. Psicologicamente non è facile perché siamo partiti per altri obiettivi; va anche detto che non siamo ancora in zona preoccupante e credo che a rosa completa potremo ancora fare un bel torneo però dobbiamo tornare a collezionare risultati. Fino a ora, oggi escluso, abbiamo anche fatto buone gare ma senza ottenere molti risultati». “Iac” comunque non rinuncia a essere ottimista, per quanto possibile: «Resto convinto che si possa ancora fare un bel campionato, nonostante tutto e nonostante il risultato di oggi. Non nascondo che le voci sul futuro societario possono anche avere tolto un po’ di tranquillità a qualcuno; Basile comunque è stato molto chiaro e ci ha spiegato che le cose si stanno sistemando. Oggi non troviamo scusanti: lo 0-0 è risultato meritato per quello che si è visto in campo».
Sul fronte opposto è invece abbastanza soddisfatto il tecnico del Seregno, Mattia Andreoletti: «Prima della partita avrei firmato per fare un punto a Varese, perché per esperienza so che le squadre che attraversano problemi societari possono trovare unità in certi momenti. Poi, vista come si è messa la gara, qualche speranza di vincere ce l’ho anche avuta. Si percepisce il momento difficile del Varese: capisco la situazione e mi dispiace per Iacolino e per i giocatori. Noi invece siamo una squadra giovanissima: strappare un punto in uno stadio come questo è una cosa che ci aiuta a crescere».
Tornato titolare dopo alcune panchine consecutive, Mirko Bizzi non nasconde il dispiacere: «Quella di oggi è stata una prestazione deludente, anche se il Seregno ha fatto solo un tiro in porta nel primo tempo. Tutto sommato qualche occasione l’abbiamo avuta ma non è stata sfruttata». Il giovane portiere sa di attraversare un periodo difficile: «Finora sono stato deluso anche io dalle mie prestazioni perché so di valere più di quanto mostrato, anche se quest’oggi per quanto mi riguarda ho fatto quel che dovevo fare. Io dall’avventura al Varese mi aspettavo di più: sono il primo a volermi mettere in discussione, ho il rammarico di aver giocato così e so di non essere il portiere che avete visto fino a questo punto del campionato. Ora proverò a trovare la continuità giusta: per fortuna il calcio dà sempre nuove possibilità e permette di rimettersi in gioco».
Da un giovane a un veterano, capitan Michele Ferri: «Questa si sta rivelando un’annata difficile in tutti i sensi, dura anche da spiegare. Di tutto mi aspettavo tranne una situazione del genere. Oggi ci tenevamo a vincere, anche per noi stessi perché lavoro, impegno e volontà non mancano, però la situazione non è di quelle positive». Ferri però stoppa chi tira in ballo la squadra dell’anno passato: «Io non faccio né il presidente né il ds, ma penso che recriminare su quelli che c’erano l’anno scorso non serva a niente. La società ha permesso di costruire una bella squadra, a mio modo di vedere. Non dimentichiamoci che l’anno scorso certe volte in casa non facevamo un tiro in porta e uscivamo tra le critiche. Oggi comunque qualche palla-gol l’abbiamo creata nonostante una prova non brillante: parlare dell’anno scorso fa male a chi c’è adesso. Da qui in poi dobbiamo giocare partita dopo partita, guardandoci le spalle perché la realtà dice che i playout sono vicini. Volevamo i tre punti proprio per allontanarci dalla zona difficile, adesso dovremo preparare al meglio la trasferta di Castellazzo».
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