La crisi del Varese Calcio e le strade per uscire dalla palude
La società biancorossa è di nuovo in difficoltà finanziaria e Paolo Basile sta cercando vie d'uscita. Ipotesi Vavassori, sponda Comune, sponsor cercasi

C’è una vecchia canzone di Elio e le Storie Tese che, nel titolo, inquadra bene la storia contemporanea del Varese Calcio: “Nubi di ieri sul nostro domani odierno”. Già, perché per l’ennesima volta in pochi anni l’ultracentenario club biancorosso si trova alle prese con problemi finanziari che ne stanno minando l’attività.
Il lungo scontro tra maggioranza e minoranza dell’anno scorso, il fuoco di paglia della presidenza Baraldi, il breve “regno” di Aldo Taddeo (finito poi a Modena, dove la situazione è precipitata), l’avvicendarsi di alcuni soci, hanno fatto spazio ora alla preoccupazione per il futuro. L’attuale vicepresidente, Paolo Basile, è la persona che sta provando a traghettare la società ma ha fatto capire che non può, da solo (o quasi) reggere il peso del club e gli impegni finanziari necessari per la stagione sportiva in corso.

Ora, quindi, è arrivato il momento di trovare strade nuove che permettano al Varese di uscire dallo stallo e, soprattutto, evitino ulteriori terremoti: un altro fallimento, un’altra ricaduta, potrebbero essere un colpo mortale per la società calcistica.
I TAVOLI
L’appello – forse tardivo, ma ora è importante che sia arrivato – che Basile ha lanciato nei giorni scorsi, con un’intervista alla Prealpina, sembrerebbe aver sortito qualche risultato. Di certo si sono aperti, per la società, alcuni tavoli su cui “giocare” nei prossimi giorni una partita delicata e importante. Vediamoli nel dettaglio.

VAVASSORI – L’uomo che potrebbe dare una svolta alla questione si chiama Pietro Vavassori. L’imprenditore dei trasporti e della logistica (marchio: Italsempione, attualmente nel novero degli abbinamenti minori di Pallacanestro Varese) è stato in passato proprietario della Pro Patria e nei mesi scorsi era stato già accostato al Varese. Di certo i contatti con Basile non sono mancati, e sono tutt’ora attuali, anche se i contenuti dei loro confronti non si conoscono (in soldoni: non sappiamo ancora cosa chiede e cosa offre Vavassori, né gli eventuali “paletti” posti da Basile ndr). La trattativa è, probabilmente, quella più importante tra quelle in atto e sarebbe – parere nostro – anche molto affidabile. Vavassori può piacere o meno per il suo carattere a volte scontroso, ma è solido e capace di gestire una società come quella biancorossa. Tra l’altro uno dei motivi del suo addio a Busto Arsizio fu proprio l’impossibilità di avere a disposizione gli spazi richiesti per i campi di allenamento. E al paragrafo seguente parliamo di cose interessanti da questo punto di vista. Inoltre Vavassori alla Pro puntò davvero sul settore giovanile, altra cosa che interessa molto agli interlocutori della Città Giardino.
SPONDA PALAZZO ESTENSE – Della situazione del Varese si sta occupando anche l’amministrazione Galimberti, sia per vicinanza, sia perché il Comune è proprietario delle strutture utilizzate dal club (area dello stadio “Franco Ossola”, centro di “Varesello”).
Basile ha in agenda l’incontro con il sindaco e l’assessore allo sport, Dino De Simone, nei primi giorni della prossima settimana e contatti ce ne sono stati anche di recente. Secondo indiscrezioni raccolte da VareseNews, a Palazzo Estense è piaciuto un progetto di riqualificazione legato al Varese (in particolare la sistemazione dell’antistadio, che andrebbe a favorire anche l’attività del vivaio) e da questo punto di vista appoggerebbe un’estensione nel tempo della convenzione con il club per la gestione di Masnago. Vedremo, invece, se la questione relativa a Varesello proseguirà (ma non è il nodo centrale della vicenda).
GLI SPONSOR – Della questione-Varese si sta occupando (ovvio: nei tempi che gli lascia l’attività politica) anche Giancarlo Giorgetti, da sempre vicino alla squadra di calcio cittadina e quasi sempre presente in tribuna. La sua “sponda” può essere utile per avvicinare investitori terzi o sponsor a qualsiasi livello ed egli stesso, intervistato dalla Gazzetta, ha sottolineato la necessità di ripartire dal vivaio (argomento, come detto, caro tanto a Vavassori quanto al Comune).
Il tavolo relativo agli sponsor potrebbe comprendere anche quei marchi storicamente legati al Varese (Econord, Tigros… insomma i soliti), anche se la società avrebbe bisogno di un progetto a lungo respiro che vada oltre una “donazione” utile sul breve periodo. E, ovviamente, bisogna sempre sottolineare che imprenditori come Milanese e Orrigoni il loro aiuto lo hanno già dato, eccome.
LA SQUADRA
Il Varese in questo momento si trova con 18 punti all’ottavo posto (a pari merito) del Girone A di Serie D, una posizione dovuta soprattutto a un cattivo avvio di campionato. La squadra di Iacolino è attualmente in striscia positiva da quattro giornate e potrebbe sfruttare l’ultima parte del girone di andata per risalire ulteriormente. Il prossimo appuntamento è previsto domenica 12 novembre (ore 14,30) al “F. Ossola” contro il Borgosesia.
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