Marco Belli: “Dall’Eicma un assist per Varese Terra di Moto”
L'ex pilota ora è impegnato nella "Di Traverso School": «Imprese, strade e musei del territorio sono una grande attrattiva per gli appassionati»
La recente edizione di Eicma, la fiera milanese dedicata al motociclismo, ha riacceso i riflettori su un progetto molto interessante varato alcuni mesi fa dalla Camera di Commercio di Varese, grazie all’interazione tra le aziende del territorio inserite nel comparto delle due ruote a motore.
“Varese terra di moto” (c’è anche una sigla ufficiale: VATM) si è presentata compatta a Eicma e sta ottenendo buoni riscontri da parte del pubblico appassionato, che guarda ai Sette Laghi come possibile teatro di una serie di esperienze motociclistiche (turistiche, industriali, culturali, formative…).
La conferma ci arriva da Marco Belli, l’ex pilota varesino specializzato nelle gare di flat track (ha vinto titoli in Italia e Inghilterra), già costruttore di moto speciali per gli ovali e ora responsabile della “Di Traverso Flat Track School”, struttura che si occupa di formare e migliorare gli appassionati di questa disciplina ma anche di organizzare gare ed eventi in questo ambito.
«La nostra presenza “comune” a Eicma ci ha confermato quanto speravamo, e cioè che il nostro territorio può davvero essere un volano importante per il comparto economico nel quale operiamo. Qui abbiamo strade adatte per tour motociclistici, aziende specializzate, musei di grande valore che possono attrarre gli appassionati. Il tutto unito a una buona capacità ricettiva e alla presenza di Malpensa che può favorire gli arrivi da tutto il mondo. “Varese terra di moto” è nata da poco tempo ma tutti noi crediamo che al massimo entro un paio d’anni possa davvero decollare, almeno per una serie di iniziative che abbiamo ipotizzato».
Il sogno di Belli e degli altri soggetti coinvolti in VATM è quello di veder sorgere sul territorio anche una struttura che possa ospitare una serie di iniziative legate alle moto. «Ci piacerebbe avere un’area dove impiantare una pista stabile da poter utilizzare per corsi, test, presentazioni: sarebbe la ciliegina sulla torta di tutto il progetto. Abbiamo iniziato a sondare il terreno, vedremo se in futuro si concretizzerà. Intanto vorremmo partire con molti altri aspetti di cui abbiamo parlato nei primi incontri».
Intanto Belli continua con soddisfazione l’avventura con la sua “Di Traverso”: «La nostra “scuola” di flat track interessa un numero sempre maggiore di persone, anche perché offriamo diverse possibilità: dai corsi per principianti a quelli di perfezionamento per piloti già affermati, dalle prove per bambini e ragazzi alla partecipazione alle gare senior. Inoltre stiamo allargando l’attività ad altre specialità off-road “vicine” al flat-track, stiamo ottenendo riscontri nell’organizzazione di eventi e nell’allestimento di piste e gare. In particolare piace la formula che ci permette, all’interno di fiere ed esposizioni, di creare una pista e di proporre un vero e proprio spettacolo motoristico, con piloti che utilizzano travestimenti e regalano show al pubblico».
Insomma, flat track (e derivati) per tutti i gusti, dallo sport all’intrattenimento. «E questo ci permette, anche a livello di indotto, di coinvolgere e impiegare un discreto numero di persone, tutte specializzate nel proprio ambito. Dagli istruttori ai tecnici a chi allestisce, di volta in volta, le strutture necessarie. Un’avventura di cui sono orgoglioso».
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