Rifiuti, arriva il microchip per la raccolta del secco

La città adotterà il modello proposto da Comunità Montana Valli del Verbano e darà inizio ad un sistema sperimentale

Avarie

Viene considerata una vera e propria rivoluzione nel campo della raccolta differenziata: dai prossimi mesi, infatti, i cittadini avranno in dotazione dei contenitori dotati microchip ossia sensori di rilevamento per la raccolta della frazione secca.

Tutto ciò implica che non si utilizzeranno più i sacchi colorati dedicati per ogni tipologia di rifiuto, poiché il nuovo sistema permetterà di abbinare i nuovi contenitori con microchip ai titolari del servizio e dunque di facilitare i controlli sulla corretta differenziazione dei rifiuti.

Un primo step, quindi, che mira a monitorare i rifiuti per poi mettere a fuoco nuove tariffe , infatti il legislatore ha indirizzato la normativa in materia di smaltimento rifiuti al concetto di “quanto si produce si paga”,  dunque non ci sarà più una quota fissa ed una variabile – basata per una parte consistente sulla superficie dell’abitazione- ma una tariffa individuale basata sull’effettiva produzione di rifiuti.

«Luino adotterà il modello proposto da Comunità Montana Valli del Verbano e darà inizio ad un sistema sperimentale per la raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati. – commenta il Vice Sindaco Alessandro Casali con delega all’Ecologia – Il nostro obbiettivo è quello di incentivare le attività di recupero di materiali che possono essere riciclati e riutilizzati e, quindi, di risparmiare risorse naturali. A breve avranno inizio gli incontri per spiegare bene alla cittadinanza il nuovo metodo di raccolta».

Tale sistema sperimentale permetterà di contabilizzare ogni ritiro di rifiuto indifferenziato (pro capite) e dunque di portare il cittadino a separare sempre meglio i rifiuti, al fine di «riciclare sempre più. Come detto la sperimentazione è un metodo che vuole incentivare e valorizzare il recupero dei rifiuti e conseguentemente di portare a smaltimento definitivo solo una parte residuale dei rifiuti prodotti con un indubbio risparmio di costi. Basti pensare – commenta l’Assessore all’Ecologia di CMVV Carlo Molinari – che la media di raccolta differenziata nei Comuni di CMVV che aderiscono alla “sperimentazione” è ben oltre il 75% , contro un 64% stimato per i Comuni che non sono ancora in sperimentazione . Il recupero di rifiuti quale la plastica , il vetro, la carta rappresentano una risorsa economica che viene corrisposta da parte dei Consorzi di Filiera ; siamo passati – continua Carlo Molinari – da una valorizzazione dei rifiuti di circa 200.000 € nel 2103 a più di 500.000 € nel 2016 e per il 2017 ci aspettiamo un introito ancora in crescita. Queste economie , andranno poi’ ridistribuite ai Comuni in virtù della loro % di raccolta differenziata».

Per quanto riguarda il futuro – non prossimo – circa il metodo di calcolo: si tratterà, quindi, di calcolare la tariffa non solo su parametri fissi, quali la superficie dell’immobile o il numero di occupanti, ma anche sul numero di ritiri del rifiuto indifferenziato (non riciclabile), affinché il calcolo risulti più preciso ed equo, andando così a “premiare” una corretta gestione dei rifiuti da parte dei cittadini.Il nuovo bidone per la raccolta dei rifiuti indifferenziati, da esporre solo quando è pieno, sarà dotato di dispositivo di riconoscimento, che consentirà agli operatori di calcolare il numero di svuotamenti per utenza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Novembre 2017
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