Rione Sud: “Contro i furti servono telecamere e controllo di vicinato”

Il comitato chiede all'amministrazione di attivarsi per agevolare i due interventi

controllo del vicinato generiche

Troppi furti in case, garage e capannoni di Cassano Magnago. L’allarme viene ri-lanciato dal Comitato Rione Sud della cittadina, che chiede all’amministrazione comunale nuove risposte.

«Molti cittadini hanno di recente commentato sulla stampa e anche sui social, gravi fatti delittuosi di questo genere che fortunatamente non hanno coinvolto direttamente le persone, ma che hanno destato sentimenti di insicurezza tra le proprie mura domestiche, oltre al danno economico – affettivo dovuto alla sottrazione di beni non facilmente sostituibili. Riteniamo che sia giunto il momento che questa amministrazione si attivi per incrementare gli accorgimenti già in essere con modalità di nuova generazione (sperimentate in altre città con apprezzabili risultati) per far sì che questi meschini individui siano messi nelle condizioni a desistere dal compiere i fatti che stiamo trattando», spiega
Giovanni Longo, presidente del comitato dei residenti nella zona Sud della città.

Cosa chiede il comitato? Innanzitutto di studiare «l’installazione di impianti di allarme e di videosorveglianza nelle abitazioni collegati con una centrale di controllo, 24h». Secondo il Comitato dovrebbe essere il Comune a fare “massa critica”: «Un intervento a tappetto coordinato e controllato dal comune potrebbe rilevarsi molto conveniente perché il costo del servizio sarebbe spalmato su molte utenze con costi decisamente accessibili».
Inoltre viene chiesta l’attivazione del sistema del “Controllo di vicinato”, che viene già sperimentato in tante località vicine (ad esempio Cedrate di Gallarate, direttamente confinante con Cassano).
«Si potrebbe in questo caso instaurare quel controllo da parte dei residenti, del condominio, della via, del cortile o di una determinata area di città e portare gli stessi a conoscersi e a dialogare tra loro, creando quel clima confidenziale utile in questi casi, come avveniva una volta nei cortili dove tutti si conoscevano e tutti controllavano, senza tralasciare i contatti che oggi la tecnologia via Web mette a disposizione esempio: WhatsApp, facebook e quant’altro».

«Sicuramente è compito di buoni amministratori far crescere contestualmente quella rete di rapporti tra concittadini, che in molti casi se pur abitando fianco a fianco tra loro nemmeno si conoscono, che avrebbe anche il risvolto di fungere da deterrente nei confronti della criminalità, collaborando tra loro, anche via chat, scendendo in strada anche nelle ore serali per vivere la propria città, il quartiere, la via, il condominio ecc.… una città che di conseguenza si unisce».

«Siamo consapevoli – conclude Longo – che esiste uno scarto tra il dire e il fare, tra il mondo virtuale e quello concreto, ed è per questo che sarà compito del comune e nella fattispecie dell’amministrazione comunale creare quelle dinamiche di socialità e di cooperazione della vita di cortile di una volta. Naturalmente tutto questo senza tralasciare la preziosa e insostituibile opera delle forze dell’ordine».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Novembre 2017
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