Agricoltori e comitati insieme contro la superstrada Vigevano Malpensa
Martedì ad Albairate la protesta dei trattori per dire no alla nuova superstrada, che intaccherebbe un'area agricola di grande valore e produzione
«Il territorio abbiatense ha altre priorità, non serve una nuova colata di asfalto, occorre ripartire dalla tutela del suolo agricolo e dal potenziamento ferroviario». Trattori, bandiere e striscioni sono attesi dalla prima mattina di martedì 12 dicembre alla rotonda di Albairate lungo la SP114, per un presidio che terrà insieme agricoltori di tutte le organizzazioni – Coldiretti, CIA, Confagricoltura e Copagri – e comitati No Tangenziale, Legambiente e molti amministratori locali.
È il segnale forte con cui il territorio scende in strada in vista della Conferenza dei Servizi convocata il 14 dicembre a Roma, considerato «l’ennesimo tentativo di forzare l’approvazione finale di un progetto di grande viabilità che sconvolgerebbe il territorio rurale tra Parco Sud e Parco del Ticino».
Enti che, al pari di Città Metropolitana di Milano, hanno già deliberato netta contrarietà ad «un’opera inutilmente gigantesca» di collegamento tra Vigevano e Malpensa: «un tracciato che evidenzia enormi sproporzioni tra benefici viabilistici e costi economici e ambientali, perchè se esiste un problema di collegamenti per l’abbiatense, questo semmai riguarda vistosamente la direttrice ferroviaria verso Milano , infrastruttura anacronisticamente a binario unico». L’atteso potenziamento è stato recentemente accantonato per rimpalli di responsabilità tra RFI e Regione: il raddoppio (che oggi, da Milano, si ferma alle porte di Abbiategrasso) è una delle richieste che diverse voci chiedono coma alternativa alla superstrada.
A enti e organizzazioni contrarie si è nei giorni scorsi aggiunto anche l’Europarlament , che ha inoltrato note ufficiali della Presidente della Commissione Petizioni, Cecilia Wikström, a Regione Lombardia e Ministro dell’Ambiente , recependo i dossier sottoposti dalla vasta mobilitazione del territorio. L’Europarlamento ammonisce le istituzioni italiane sulla possibile riapertura di fascicoli di infrazione laddove venisse approvato, sulla base di una valutazione ambientale giudicata ‘obsoleta’, un progetto che ‘appare controproducente sotto tutti i punti di vista (ambientale, economico, sanitario)’, anche con riferimento alle cause di inquinamento atmosferico.
Il mondo agricolo, primo danneggiato dalla realizzazione della Superstrada, si oppone all’«ennesimo colpo a un territorio in cui l’agricoltura ha ancora un valore e una prospettiva», e deplora che i vari proclami di certa politica sul consumo di suolo «siano solo slogan messi in secondo piano dal partito del cemento e dell’asfalto».
Ma gli agricoltori non sono soli in questa battaglia: ci sono associazioni come Legambiente e i comitati No Tangenziale, insieme a molti amministratori locali, ad interpretare un diffuso dissenso al colpo di coda dell’ideologia autostradale lombarda. «In tutta Europa si è compreso che la crescita del trasporto su gomma non è più sostenibile e si cercano modi alternativi per la mobilità di persone e merci, ma Regione Lombardia appare ostaggio di una visione di sviluppo datata, incapace perfino di fare i conti con i chiari fallimenti recenti negli investimenti autostradali (Pedemontana, Brebemi, TEEM)».
Per dare un segnale di forte contrarietà, agricoltori, comitati e associazioni hanno deciso di organizzare il presidio. «Quel progetto non risponde a esigenze reali, è solo una costosa aggressione al territorio: vogliamo che si scriva la parola fine ad un’opera inutile, su cui n on siamo più disposti a discutere di modifiche ad un progetto che deve essere archiviato!».
L’appuntamento è alla rotonda di Albairate della SP114, i primi trattori arriveranno a partire dalle 7.30, ma la protesta continuerà nel corso nella mattinata.
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