Alcol, cocaina ed eroina: la “mappa” delle dipendenze in città

I numeri del progetto Prossimità Urbane, che si accosta ai soggetti che vivono in marginalità, spesso senza casa e servizi. In un anno usate 27mila siringhe

eroina generica

In diciotto mesi grazie al progetto Prossimità urbane” sono state incontrate 155 persone per un totale di 1.866 contatti, attraverso i quali è ora possibile avere il quadro della situazione sul consumo di droghe e alcol delle persone che vivono in città ai margini della società. Ma i dati raccolti dagli operatori di Croce Rossa Italiana (sezione di Gallarate), della cooperativa “Lotta contro l’emarginazione” e di “Coopwork”, vanno ben oltre. E diventano la base per proseguire nel percorso finanziato dal Programma operativo regionale-Fondo sociale europeo, partecipando al nuovo bando utile a continuare il lavoro che vede Gallarate capofila di questa iniziativa.

Il progetto è stato lanciato nel 2016 (capofila il Comune di Gallarate, con l’assessorato guidato allora da Margherita Silvestrini), coinvolgendo realtà specializzate e attori del territorio (Croce Rossa, Caritas…) e con un finanziamento specifico regionale. Il prossimo obiettivo individuato e sostenuto dall’amministrazione comunale, è l’apertura di un “drop in”, sulla falsa riga di quello già operativo a Varese. Si tratta di uno spazio di bassa soglia, che permetterà di accogliere in un contesto più strutturato gli “utenti” seguiti.

I risultati “in itinere” del programma, finalizzato alla realizzazione di interventi di tutela della salute e inclusione sociale per persone in condizione di marginalità, sono stati illustrati dalla rete al sindaco Andrea Cassani e dall’assessore ai Servizi sociali Paolo Bonicalzi.
La modalità di intervento è quella, rivista e corretta, sperimentata in passato: tre sere alla settimana il camper utilizzato dagli operatori in zona stazione è diventato il punto di riferimento per molte delle persone che gravitano nell’area dello scalo Fs, con problematiche legate all’uso di sostanze psicoattive. Due invece gli interventi ogni sette giorni in orari diurni, concentrati nelle zone di aggregazione e ritrovo di individui che abusano di alcol (anche in pieno centro città). Delle 155 persone “trattate”, 61 hanno un profilo di rischio relativo all’alcol piuttosto grave, mentre il 75 per cento del campione incontrato consuma abitualmente cocaina, che si rivela la sostanza primaria di consumo seguita dall’eroina. Emerge anche come una delle caratteristiche del territorio gallaratese sia l’abitudine allo speed-ball, assunzione contemporanea per via endovenosa di cocaina e eroina.

Durante il periodo di durata del progetto, sono state distribuite 45.978 siringhe sterili – per prevenire le patologie infettive come HIV e HCV – e ne sono state ritirate usate 27.237, ovvero più della metà.

In base ai dati raccolti, 57 sono i soggetti a rischio HIV, ovvero quelli che hanno avuto comportamenti a rischio negli ultimi sei mesi (sesso non protetto e/o uso promiscuo di materiali di assunzione).

L’assistenza a queste persone ha anche fornito una “panoramica” delle conseguenze dovute allo stile di vita di chi è dedito all’uso di alcolici e sostanze stupefacenti: un terzo del campione mangia meno di due volte al giorno; il 15 per cento vive in luoghi senza riscaldamento; il 28 per cento fa una doccia meno di una volta alla settimana e non ha soldi per comprare prodotti per l’igiene personale.

I risultati dei sondaggi denotano perciò la necessità di includere socialmente questi soggetti e con alcuni di loro. Iniziativa in perfetta continuità con il primo step del servizio di prossimità sul territorio, ovvero . Tra l’altro, quasi il 50 per cento dei beneficiari ha avuto esperienza di carcerazione, metà hanno avuto in generale problemi con la giustizia.
In sintesi il progetto riorienta le persone verso i servizi relativi ai bisogni primari, supporta e accompagna nel contenimento del consumo di sostanze legali ed illegali. Prende in carico in modalità flessibili e di bassa soglia problematiche che difficilmente i servizi tradizionali riescono a sostenere. Un percorso avviato con ottimi risultati e che a Gallarate si vuole fare proseguire.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Dicembre 2017
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