Calemme indagato per abuso d’ufficio
La Gdf indaga sulla passata gestione di Aspem Reti. L'ex amministratore: "Tranquillo"
L’ex amministratore unico di Aspem Reti, Ciro Calemme, è indagato per il reato di abuso d’ufficio, nell’ambito dell’inchiesta sulla società comunale che gestisce la piscina della Schiranna e le reti di, avviata dopo un esposto dell’attuale amministratore Alfonso Minonzio trasmesso dal sindaco Galimberti alla magistratura. La notizia si è diffusa dopo un accesso in comune, lunedì scorso, della guardia di finanza, ma in realtà i militari del nucleo di polizia tributaria di Varese avevano già effettuato una perquisizione nel domicilio di Calemme lo scorso 30 di novembre, come è lui stesso a confermare. I militari hanno anche visitato l’ufficio dove lavora il manager e l’associazione politica Agorà.
“Ho appreso dell’indagine nei miei confronti – osserva – che dalle carte che ho ricevuto mi sembra ricalchi le osservazioni scritte nella sua relazione dal dottor Bellasio, un professionista scelto da Minonzio per la due diligence ma che è anche sindaco della società Rete 55 Evolution, come ebbi già modo di dire a febbraio quando convocai una conferenza stampa nella sede di Forza Italia per rispondere alle accuse che mi venivano mosse da questa relazione. Nulla è stato sequestrato a casa mia. Ho informato il mio avvocato, stiamo valutando la situazione e vedremo come evolverà la vicenda. Personalmente sono tranquillo, e mi sembra che tutto sia nato perché qualcuno sta cercando di difendere le proprie mancanze” .
L’indagine riguarda in particolare i lavori conferiti da Aspem Reti a una ditta. Vi sono anche altri due soggetti indagati: il direttore lavori dell’azienda interessata e l’impresa. Nell’avviso di garanzia si citano lavori non terminati dall’impresa.
L’indagine giudiziaria su Ciro Calemme rende ancora più caldo il nodo delle partecipate e delle società varesine che gravitano attorno al comune.
Aspem Reti è al 100% del Comune, e Calemme, che è un dirigente di Forza Italia, l’ha guidata per molti anni quando era sindaco Attilio Fontana. Una volta subentrato Alfonso Minonzio, che è vicino alla Lega Civica ex Udc (partito a sua volta in maggioranza con Fontana dal 2015 al 2016), è stata avviata una ricognizione sui conti che ha portato alla relazione affidata al dottor Bellasio, che è entrata a far parte dell’esposto giudiziario contro l’operato di Calemme. Quest’ultimo non ha più incarichi politici (in consiglio comunale siede nei banchi di Forza Italia la figlia Carlotta). L’attuale maggioranza di centrosinistra ha spesso eccepito sulla gestione di Aspem Reti in passato quando era all’opposizione. Viceversa l’attuale opposizione di centrodestra ha eccepito più volte sulla gestione della Fondazione Molina, il cui presidente della Lega Civica, Cristian Campiotti, è indagato nell’ambito dell’inchiesta sui prestiti del patrimonio a soggetti senza adeguate garanzie bancarie. Un fuoco di fila incrociato.
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